recensioni dischi
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ACCORDI DISACCORDI  "Decanter"
   (2023 )

Ascoltare questo ottimo lavoro del trio Accordi Disaccordi è senz'altro un'esperienza coinvolgente sotto diversi punti di vista, non solo quello musicale...

"Decanter" infatti è un disco maturo e variegato, che arriva dopo oltre dieci anni di attività internazionale, ed è la loro quinta produzione all'insegna di una musica originale e strumentale raffinatissima che spazia attraverso diversi generi. Influenze jazz, latine, gipsy, rock e classiche sono sapientemente padroneggiate...

Il risultato è una alchimia tanto equilibrata quanto originale dato che, senza eccedere in attitudini troppo virtuosistiche e tecniche, la loro musica trasmette maggiormente espressività ed evoca atmosfere cinematografiche, emozionali ed epiche. Usiamo qualche termine anglofono... il loro è un crossover che ha un mood da storytelling... anche se sono molto in evidenza caratteristiche latine e mediterranee...

Il brano più rappresentativo di questa condizione è "Barcellona", quarto in scaletta, dove realmente mi sembra di passeggiare di sera sulla Rambla (!). Il trio è solidamente strutturato in termini melodico-armonici, con chitarre, solista e ritmica, sostenute dal contrabbasso.

Tutto è molto calibrato ed avvolge l'ascoltatore accompagnandolo in un viaggio culturale musicale ed emozionale... non a caso l'artwork di copertina mostra un mappamondo... Il compositore principale è Alessandro Di Virgilio, capace di rendere i suoi assoli ascoltabilissimi avendo la rara capacità di non debordare in spazi eccedenti, lasciando così il suono dell'altra chitarra di Dario Berlucchi altrettanto protagonista. Il leggiadro contrabbasso di Dario Scopesi vaa completare il tutto...

Vi sono poi graditi suoni ospiti di percussioni, violino e fisarmonica in alcuni brani con musicisti in perfetta sintonia col trio. Cito con positiva sorpresa la presenza di Riccardo Conti al vibrafono nel melodico brano n. 6 "Easy".

Tutte le tracce sono valide, in particolare la seconda in scaletta "Rosarubra" che unisce in modo fluente Flamenco, Jazz e Latino. Ottima musica. Voto 8. (Roberto Celi)