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BEBO FERRA  "Lights"
   (2023 )

“Lights” è il nuovo album di Bebo Ferra, chitarrista jazz che propone delle composizioni che alternano motivi orecchiabili, suonati nella sei corde, a progressioni non scontate, come si sente subito nel primo brano che si chiama come un'attrice, “Sarah Jones”: una melodia leggera sorretta da un tempo medio – veloce, ma battuto con estrema morbidezza da Nicola Angelucci alla batteria e Gianluca Di Ienno al pianoforte.

Non sono eccessivi gli spazi di assolo: prevale la costruzione narrativa, come in “Foglie”, che crea una situazione sospesa ed autunnale, grazie ai molti accordi di maj7 e min7. Di piglio più scanzonato “Smiling”, che vira nel classico swing; e qui, Di Ienno interviene con l'Hammond, nella sua veste più da night possibile.

Con l'introduzione “Beranu” sembra di aver cambiato disco improvvisamente. Il sintetizzatore propone delle algide note acute e trillanti, portando il chitarrista su lande più indeterminate. Ed ecco il momento del brano di uno famoso: “Very early” di Bill Evans, con il gusto per le modulazioni impreviste.

Sempre con eleganza. “Istadi” ha un afflato più sentimentale, con la sua melodia dolce di chitarra. “Beblues”, come intuibile dal titolo, ci porta contemporaneamente nella freddezza del bebop che nella calda scala blues. E qui il pianista si scatena. C'è uno straniante obbligato ad ogni fine giro, basato su salti di quarta. Invece “A nice day” swinga sui 6/8, portando con sé il feeling blues. L'album finisce delicatissimo con “Dicembre”, un tema di chitarra che sfocia in improvvisazione attorno ad un cuscino di note (i pad della tastiera).

Il jazz di Bebo Ferra è raffinato e sereno, portatore di una sobria tranquillità. (Gilberto Ongaro)