ANNA OX "Lana"
(2023 )
A quattro anni di distanza da “Back Air Falcon Dive”, è tornato il quintetto vigevanese Anna Ox. Dopo un esordio folgorante, nel quale i nostri avevano scelto di sperimentare a partire da idee post rock, poi sistematicamente superate con una lunga serie di intuizioni brillanti in grado di adattarsi al contesto e di plasmarlo irrimediabilmente, l’attesa di capire cosa sarebbe stato degli Anna Ox era piuttosto alto.
Per il nuovo “Lana”, la band ha definito un sound più canonico, in cui l’elettronica spinge più che in passato in direzione danzereccia. Guadagna centralità nel discorso la chitarra, in parte a scapito del basso intorno a cui ruotava il lavoro precedente, mentre la batteria è prevalentemente acustica. I suoni si avventurano in ambientazioni tropicali, comunque senza perdere quel gusto narrativo imprevedibile che permette una costante tensione tra un pulsare danzereccio e rarefazioni più vicine a quelle di “Back Air Falcon Drive”.
Si parte con il beat denso e vagamente acidulo di “Brughiera” e si chiude con i suoni più morbidi e dilatati di “Ex Macello”, percorrendo il climax di “Mora” e il movimento leggero di “Ramo”, probabilmente l’incontro ideale tra i due lavori degli Anna Ox. Il percorso di “Lana” continua con “Corso Genova” e “Rovereto”, con altri luoghi, profumi e spiragli di luce che vengono lentamente svelati, mentre la penultima tappa è “Vidari”, a completamento di un disco che conferma ancora la bontà delle idee della band la cui proposta artistica appare sempre più solida e riconoscibile. (Piergiuseppe Lippolis)