recensioni dischi
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VIOLETA VICCI  "Cavaglia"
   (2023 )

Violeta Vicci è una violinista di stanza a Londra con origini svizzere e spagnole. Tra le più talentuose interpreti dello strumento degli ultimi anni, Violeta Vicci si è autorevolmente affermata a suon di illustri collaborazioni e una produzione che ha attraversato diversi generi musicali, dalla musica classica all’ambient, passando per materiale elettronico.

Poco più di un mese fa, l’artista ha pubblicato per Fabrique Records “Cavaglia”, una sorta di lettera d’amore all’omonimo villaggio alpino incontaminato per raccontarne la bellezza e la fragilità al cospetto dei pericoli portati dal cambiamento climatico.

Violeta Vicci ha disegnato raffinate traiettorie con archi, non soltanto violino, e voce, toccando idealmente ogni angolo di quello spazio che è anche ispirazione per il suo linguaggio artistico: laghi, ghiacciai, boschi, l’antica ferrovia e la quiete che ne deriva. A impreziosire ulteriormente la proposta, ci sono le soluzioni elettroniche basate sulle field recordings ed elaborate attraverso i sintetizzatori modulari di Roger Goula.

La narrazione di "Cavaglia" muove dall'eleganza melliflua di "Caralin" e si spegne sulle dilatazioni epiche di "Orbital", attraversando diversi momenti di rara delicatezza e rivelando un livello di cura per i dettagli davvero notevole, le cui vette potrebbero coincidere con "Lacrymosa" e "Diavolezza". Ma, proprio come per i luoghi descritti, la bellezza è in tutto.

"Cavaglia" è un lavoro che penetra sottopelle e conferma senza tema di smentite Violeta Vicci fra le più interessanti violiniste di questi anni. (Piergiuseppe Lippolis)