GILBERTO  "Con tutto il dispetto"
   (2020 )

“Con Tutto Il Dispetto” è il nuovo album di Gilberto, nome d’arte di Gilberto Ongaro, musicista e musicologo aponense classe ’87. Per l’artista si tratta del sesto lavoro discografico, il primo con il suo vero nome. Dodici brani per quasi tre quarti d’ora di durata, “Con Tutto Il Dispetto” viene ironicamente definito un album di “pop innocuo”, ma è in realtà il prodotto di influenze diverse che, con il passare dei minuti, sorprendono e non inficiano in alcun modo l’omogeneità di un discorso che appare privo di passaggi fuori fuoco. L’opener è “Bighellone”, segnata da un ritmo funky leggermente filtrato dal pop, la successiva “Film”, scritta col rapper veneto HotIce, un esperimento di pop cantautoriale in autotune: l’impatto è già estremamente positivo per la freschezza del sound e la bontà di una scrittura che si nutre di un’ironia mai banale. Nella fase successiva, comunque, il livello non cala: “Parole Magiche” si poggia su schemi pop rock, “Golf” ci catapulta in un’atmosfera da teatro-canzone, mentre “Non È Un Paese Per Jovanotti” vira verso l’elettro-punk, ironizzando su come si stiano progressivamente abbandonando i valori mondialisti e di apertura culturale che l’artista romano tende a incarnare. I due brani successivi, “Dormiveglia” e “C’è Un’Altra Terra”, strizzano l’occhio a un cantautorato più classicheggiante, mentre “Il Livello” è un travolgente swing dall’atmosfera vagamente vintage, fra i momenti più belli dell'intero disco. Dopo un momento più “sanremese”, com’è stato definito dallo stesso Gilberto (“I Miei Silenzi”), il piglio allegro e quasi danzereccio di “Stistà”, in dialetto veneto, conquista rapidamente, nonostante il potenziale “scoglio” linguistico. In chiusura, “Anni Dieci”, ancora un po’ teatrale, sintetizza gli anni Dieci in tre minuti, mentre lo spoken di “Acero Perseo” lega tre diversi discorsi filosofici e suggella definitivamente l'album. “Con Tutto Il Dispetto” è un lavoro ispiratissimo, in cui la ricerca di un sound sempre variegato e imprevedibile non concede deroghe a una scrittura altrettanto curata e gradevole. (Piergiuseppe Lippolis)