STING  "Brand new day (25th expanded edition)"
   (2025 )

Nel modesto (per essere buoni) panorama attuale, anche i dischi considerati a torto minori o laterali nel passato possono brillare di inedita vita propria. Lo hanno capito da un pezzo le etichette discografiche e anche gli artisti, alle prese con la crisi del vinile prima e poi del cd e con l'avvento del digitale.

Ormai è un fiume in piena quello delle riedizioni, non solo sonicamente restaurate con le moderne tecniche digitali ma con inediti d'autore, e non si sottrae (perché come è facile intuire ha materiali in esubero da vendere) l'ottimo Sting, compositore esuberante, capace di trasformarsi quando occorre senza tradirsi, mantenendo una vasta platea di fedelissimi grazie a una voce che nel tempo, tempi odierni a parte, si è mantenuta costante (si pensi alla parabola discendente di Bono Vox).

Ora Sting a un quarto di secolo di distanza pubblica una edizione extralusso del suo successo del 1999 “Brand New Day" - per la verità disco tutt'altro che minore, anzi già acclamatissimo all'epoca e riconosciuto uno dei suoi lavori solisti più convincenti - con un profluvio di lati b, brani remissati, versioni radiofoniche, tracce bonus e registrazioni live inedite che metteranno a dura prova i collezionisti e i cacciatori di rarità, sempre meno disposti a raschiare i fondi dei bootleg e desiderosi semmai di bootleg d'autore per completare l'affresco di percorsi artistici compositi come è appunto, a conti fatti, quello di Sting, anima dei Police e pariteticamente protagonista di una carriera solista di indubbio rilievo.

Rivivono così brani ormai classici del repertorio del nostro come "A Thousand Years", "After the Rain Has Fallen" e la canzone che dà il titolo al disco, "Brand New Day", con il valore aggiunto dell'armonica di Stevie Wonder che va ad aggiungersi a una band stellare con James Taylor, Brandford Marsalis, "il" clarinetto stinghiano per eccellenza dalla metà degli anni Ottanta in poi, e Mino Cinelu alle percussioni.

Voto 10 e beato chi, non avendolo mai sentito prima, scopre questo lavoro come un inedito assoluto. Io ce l'ho in edizione DTS ma occorre un impianto adatto (ho anche il SACD di "Synchronicity", goduria estrema), meglio avere questo cofanetto di meraviglie davvero definitivo. Buon ascolto e viva sempre la buona musica. (Lorenzo Morandotti)