MODE9  "Bar beautiful"
   (2006 )

Anni '80. Magico mondo che sta tornando prepotentemente di moda. Ma non era solo il periodo degli yuppies? Dell'apparire piuttosto che dell'essere? Della vacuità piuttosto che della profondità? Evidentemente no, altrimenti non saremmo ancora qua a parlarne. I Mode9 hanno respirato gli anni '80 fino a rimanerne impregnati. Positivamente. "Come un gatto" ricorda "Eyes without a face" di Billy Idol, "Cammelli su Vega" ricorda Depeche Mode e New Order, la title track "Bar Beautiful" mescola addirittura i CCCP con l'ultimo Battisti, quello che, dimenticato Mogol, si divertiva a stupire con i pazzi testi di Pasquale Panella. Ma non è per niente, questo, un disco fuori tempo. Potrebbe essere addirittura un disco del futuro. Bravo, quindi, a Michele Modenini, l'autentico factotum dietro al quale si cela il mondo dei Mode9. Michele era il perno (basso voci e tastiere) della band bolognese 3000 Bruchi, che molti ricorderanno per un disco del 2003 intitolato "Il Sorpasso": questo è il suo esordio discografico solista, e perché il cd lo rappresenti in pieno ha scritto ed arrangiato tutti i pezzi, pur coadiuvato nella stesura finale dall'ex batterista degli stessi 3000 Bruchi, Gabriele Bucciarelli. Il risultato è strambo, forse, ma assolutamente vincente. Non è, forse, questa, musica della quale innamorarsi al primo ascolto. Ma il suo essere apparentemente "casalingo" rende invece questo disco di straordinario impatto nel tempo. Semplicità fatta arte. E soluzioni musicali e testuali stravolte e stravolgenti che non possono non avvincere l'ascoltatore. Ecco, questa è musica "intelligente". Non serve dire di più. (Andrea Rossi)