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news - rassegna stampa

01/02/2013   ALICE
  E' la vincitrice del XXI Tributo ad Augusto Daolio

E' Alice la vincitrice del XXI Tributo ad Augusto Daolio. La cantante di Forlì, che ha di recente pubblicato l'album "Samsara", riceverà il riconoscimento domenica 17 febbraio, alle ore 15, a Novellara (Reggio Emilia) in occasione del Nomadincontro. Alice, attualmente in tour nei principali teatri italiani ed europei, ha deciso di destinare il premio in denaro alla AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica). Nella primavera del 1993, con il consenso di Beppe Carletti, tastierista e co-fondatore dei NOMADI, e di Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto Daolio (voce della band emiliana, scomparso il 7 ottobre 1992), è stato istituito il TRIBUTO AD AUGUSTO, manifestazione ideata da Fausto Pirìto (all'epoca presidente della associazione Gruppo Giornalisti Musicali) e Stefano Ronzani (vice-presidente). Sono passati due decenni e il TRIBUTO è diventato un appuntamento prestigioso che tutti gli anni, intorno al 18 febbraio, giorno del compleanno di Daolio, richiama a Novellara, paese di nascita del cantante, oltre 10mila persone da tutta Italia. Il XXI TRIBUTO AD AUGUSTO, che consiste in una Targa d'autore (personalizzata) in memoria di Daolio e in un premio in denaro, quest'anno è stato assegnato a Carla Bissi, in arte ALICE, alla quale sarà consegnato sul palco da Rosanna Fantuzzi, Carletti e Pirìto alle ore 18 di domenica 17 febbraio, durante una pausa del concerto-fiume dei Nomadi (inizio previsto alle ore 16). Il XXI TRIBUTO AD AUGUSTO si terrà al Teatro Tenda di Novellara (Reggio Emilia) nell'ambito del tradizionale NOMADINCONTRO, già in atto da sabato 16 con una serie di eventi e con il consueto concerto serale della band del leader e tastierista Beppe Carletti, composta da: Daniele Campani, batteria (dal 1990); Cico Falzone, prima chitarra e voce (dal 1990); Massimo Vecchi, basso e voce (dal 1998); Sergio Reggioli, violino, percussioni e voce (dal 1998); Cristiano Turato, voce solista e chitarra (dal 2012). Nel corso dell'appuntamento, che vede la presenza di numerosi esponenti della musica e dello spettacolo, sarà assegnato anche il premio "Nomade dell'Anno", riconoscimento nato nel 2004, e che viene assegnato al personaggio che, nel corso dell’anno passato, ha meglio interpretato la “Filosofia Nomade". Vincitore di quest'anno è Paolo Belli, da sempre impegnato nella solidarietà attraverso l’associazione Rock no War (nel 1999 con i Nomadi in Albania fra i campi profughi) e la Nazionale Italiana Cantanti, è noto il suo lavoro per Telethon. Si è adoperato per numerose iniziative sul territorio unendo musica e sociale, a seguito del sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012 partecipa al Concerto per l’Emilia, del 25 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna, esce con un nuovo brano interpretato insieme a 5 ragazzi emiliani colpiti dal terremoto e promuove allo Stadio di Carpi lo spettacolo di sport e solidarietà ''In goal per il futuro''. Amicizia e stima reciproca sono i legami che stringono, da sempre, Paolo Belli e i Nomadi. Nel corso del "Tributo ad Augusto" Beppe Carletti presenterà il suo nuovo libro "Io vagabondo, 50 anni di vita con i Nomadi", scritto con Andrea Morandi ed edito da Arcana (in libreria dal 6 febbraio). ''Io vagabondo'' è il romanzo della straordinaria vita di un italiano normale, un uomo di umili origini partito da un piccolo paesino e arrivato a vendere 15 milioni di dischi, segnando un'epoca, incontrando Totò e Arafat, il Dalai Lama e Fellini, e riuscendo a tenere in vita il suo gruppo nonostante tutto e tutti. Nessuno come i Nomadi: il 2013 è l’anno del mezzo secolo di attività del più longevo e inossidabile gruppo italiano di sempre. Un’idea, una ragione e uno stile di vita, prima ancora che un complesso musicale. Fondati nel 1963 da Beppe Carletti e Augusto Daolio, i Nomadi sono ancora nel pieno delle proprie forze, come dimostra la recente pubblicazione di ''TERZO TEMPO'', nuovo album di inediti balzato subito in testa alle classifiche. La storia è ormai lunga cinquantanni, e ora Beppe Carletti la racconta in prima persona, con grande affetto e sensibilità, ripartendo dai gloriosi anni Sessanta, dal beat dei capelloni e dalle proteste studentesche, attraversando poi gli anni Settanta dell’amicizia con Francesco Guccini e degli anni bui della contestazione, fino a giungere alla dolorosa scomparsa di Augusto Daolio, volto inconfondibile dei Nomadi e amico fraterno di Beppe, e alla rinascita degli ultimi due decenni, costellati da soddisfazioni, impegno e amore verso il proprio pubblico. Amore sempre ripagato. Non si finisce mai di essere Nomadi. (Musicalnews)