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21/11/2024
27/09/2010 ERIC CLAPTON
Esce 'Eric Clapton', una raccolta di 'vecchie canzoni', anche jazz
“Un viaggio fra il blues e il jazz, un mucchio di vecchie canzoni che amo moltissimo e che avevo voglia di incidere”: esordisce in questo modo Eric Clapton, 65 anni, per presentare il suo ultimo album omonimo, il diciannovesimo della carriera, in uscita domani, 28 settembre. Uno dei più grandi chitarristi in circolazione, ed unico artista ad essere entrato nella Rock and Roll Hall of Fame per ben tre volte (come artista solista, come membro dei Cream e degli Yardbirds), ritorna così protagonista della scena musicale a distanza di cinque anni dall’ultimo disco solista “Back Home”. L’affinità tra Clapton e il blues ha caratterizzato gran parte della sua carriera musicale, dagli esordi negli Yardbirds e nei Bluesbreakers di John Mayall fino ai lavori più recenti con B. B. King e la rivisitazione delle canzoni di Robert Johnson. Meno familiare è invece l’impatto che arriva dagli spensierati classici jazz e dagli intimi brani pop che si trovano nel nuovo disco. “Per quest’album”, spiega Clapton, “il mio pensiero è stato: potremmo anche divertirci un po’. Non ci sono stati ragionamenti a tavolino, ma semplicemente raccogliere tutto quello arrivava. E percepisco tutto questo quando ora ascolto l’album”. Nei quattordici brani presenti nel disco, Clapton ha chiamato i suoi principali collaboratori come il batterista Jim Keltner, il bassista Willie Weeks e il tastierista Walt Richmond ai quali si sono aggiunti ospiti come Winwood, Cale, Wynton Marsalis, Sheryl Crow, Allen Toussaint e Derek Trucks. Eric Clapton definisce così il suo lavoro: “E’ una collezione eclettica di canzoni magari logicamente poco collegate tra loro, e mi piace così tanto perché, se sarà una sorpresa per i fan, in primo luogo è stata una sorpresa per me”. Fra i brani presenti c’è “Travelling Alone” del bluesman texano Little Son Jackson, “River Runs Deep” di JJ Cale e una intima, toccante versione di “How Deep Is The Ocean”, passando per la romantica “Autumn Leaves” a proposito della quale il chitarrista ha detto: “Suoniamo rock & roll, blues e così via, ma alla fine, siamo tutti dei romanticoni. Quella canzone ha aperto la strada a tutto un mondo di possibilità. Niente è troppo sdolcinato, perché se lo suoni bene, aggiungendo un po’ di funk, può funzionare”. Nel disco sono state poi inserite “My Very Good Friend the Milkman” e “When Somebody Thinks You’re Wonderful”, del virtuoso compositore e commediante Fats Waller, che vedono la presenza di due piano, assoli di tromba del gigante del jazz Marsalis e la classica sezione di fiati della Crescent City incluso Trombone Shorty e Dr. Michael White della Preservation Hall Jazz Band. “Penso che la prossima cosa che proverò sarà suonare un po’ di musica latina… o forse un po’ di jazz di New Orleans. Mi intriga, perché quello che faccio ci starà bene lì in mezzo, posso suonare la chitarra elettrica come se fosse con Louis Armstrong e gli Hot Five. Non sarebbe fantastico?”. (Music Link)