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news - rassegna stampa

25/02/2010   JIMI HENDRIX
  Secondo uno psicologo americano, l'essere ambidestro era alla base della sua genialità

Secondo uno psicologo americano, il fatto che Jimi Hendrix fosse ambidestro spiega la sua genialità. Nel suo studio, Stephen Christman sostiene che questa caratteristica influenzasse non solo il modo di suonare la chitarra ma anche la composizione dei testi. Hendrix non era esclusivamente mancino. Suonava una chitarra per destri, usava la sinistra per pettinarsi e fumare, ma la destra per scrivere, mangiare e tenere il telefono. L’essere ambidestro è prova di una migliore interazione tra i due emisferi del cervello e penetrava anche nella sua musica, permettendogli di “fondere” le parole nella musica, la tradizione e il nuovo rock, le radici e il futuro della musica. La caratteristica è analizzata anche nello specifico di alcune prodezze chitarristiche, come in “Still Raining, Still Dreaming” in cui con la destra compie una serie intricata di manovre sui tasti mentre con la sinistra non solo suona le corde ma sposta di continuo il selector del pickup tra bassi e alti. Anche altri celebri musicisti mancini come Paul McCartney, Mark Knopfler e Kurt Cobain sono in realtà ambidestri. Lo psicologo porta le sue conclusioni ancora più avanti, affermando che persone come Hendrix sono anche “pensatori magici”, attratti dal misticismo e dalla psichedelia, oltre a possedere una maggiore tolleranza per l’ambiguità, confermata anche dall’androginia del chitarrista. (Music Link)