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news - rassegna stampa

07/01/2009   LE NUOVE CLASSIFICHE
  Con un anno e mezzo di ritardo, anche l'Italia si accorge di Amy MacDonald

Sono uscite oggi le nuove graduatorie settimanali di vendita: le trovate qui, su Music Map, nella sezione "Classifiche". Stavolta, noi italiani siamo arrivati davvero in ritardo. Anzi, precisiamo: in notevolissimo, plateale e colpevole ritardo. E' da ormai un anno e mezzo che tutto il mondo conosce ed ammira Amy MacDonald, la giovanissima (21 anni appena compiuti) cantautrice scozzese di "This is the life", che del suo omonimo album d'esordio ha già venduto valanghe di copie. Ora, all'inizio del 2009, dopo che praticamente ogni angolo del globo ha già mandato in classifica svariati singoli tratti dal suo fortunatissimo disco d'esordio, noi qui nello Stivale ci accorgiamo di lei. Beh, meglio tardi che mai. In giovinezza le sue giornate erano spese sognando pellegrinaggi ai vari festival musicali come il "T in the Park", dove avrebbe voluto ascoltare la musica di cantanti famosi. A 12 anni, ispirata dall'abilità di cantautore di Fran Healy, frontman dei Travis, iniziò ad usare la chitarra del padre, ex componente di un gruppo pop, e imparò da sola seguendo gli aiuti di "how to play a guitar" su internet piuttosto che seguendo lezioni tradizionali. A 15 anni, dopo un incontro a scuola con una music community, chiamata Impact Arts, e composta da musicisti locali, venne spinta ad esibirsi in shows dell'area di Glasgow, organizzati dalla stessa Impact Arts e nei quali, oltre alle proprie composizioni, suonò anche cover come "Everybody Hurts" dei R.E.M. e una versione lenta di "Mad World" dei Tears For Fears (quella finita poi nel film ''Donnie Darko''). Grazie a questi shows ottenne la possibilità di esibirsi in Coffeehouse della Starbucks, a Glasgow ed Edimburgo, e col successo ottenuto venne invitata a seguire in un mini-tour scozzese proprio i Travis (seguiti nello stesso periodo anche da Paolo Nutini), partecipando anche a festival musicali come Glastonbury Festival, Hyde Park Calling, V festival e T in the Park, che aveva tanto sognato da ragazzina. Grazie a queste partecipazioni si assicurò un accordo con la Vertigo Records, già parte dell'Universal Music Group e casa discografica dei Killers e dei Razorlight, e pubblicò i primi due singoli, "Poison Prince", il 7 maggio 2007, una canzone sulla torturata vita di Pete Doherty, inizialmente rilasciata in edizione limitata solo on-line, e ''Mr Rock & Roll'', che la portò finalmente nella Top 20 del Regno Unito. Ha anche presentato una versione live della canzone "Mr. Brightside" dei Killers, registrata al King Tut a Glasgow. Il suo album di debutto, "This Is the Life", è stato pubblicato il 30 luglio 2007 (come si diceva, un anno e mezzo fa...), diventando Disco d'oro in 4 giorni (!), raggiungendo la 2° posizione nella classifica album della Gran Bretagna dopo una settimana dall'uscita e capace di arrivare alla prima posizione sei mesi dopo la data di uscita, il 13 gennaio 2008: due mesi prima (novembre 2007) aveva già conquistato il disco di platino, ed a metà gennaio 2008 aveva raggiunto le 500.000 copie. Mentre, evidentemente, noi qui in Italia dormivamo... Per tutti gli approfondimenti, dirottatevi subito sulla nostra sezione Classifiche. Tutti i dati, lo ricordiamo, sono provenienti dalla FIMI/AC Nielsen, su un panel di 275 punti vendita rappresentativi di negozi tradizionali, catene specializzate e grande distribuzione; per i brani più scaricati dalla rete, la classifica è stata ottenuta mediante il monitoraggio delle piattaforme di musica on-line presenti in Italia.