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20/11/2024
26/12/2008 EARTHA KITT
E' morta ieri a 81 anni la grande cantante e attrice americana
Eartha Kitt, che dalle piantagioni di cotone del sud è arrivata a conquistare una audience mondiale come cantante, ballerina e attrice, è morta ieri all'età di 81 anni. Kitt è deceduta per un tumore al colon, per il quale era stata di recente ricoverata al Columbia Presbyterian Hospital a New York, come ha detto Andrew Freedman, suo amico ed agente da lungo tempo. Un cancro era stato scoperto e curato due anni fa, ma c'è poi stata una recrudescenza del male. "Aveva recuperato alla grande e fino a due mesi fa si esibiva in palcoscenico", ha detto Freedman al telefono a Reuters. "Avevamo appuntamenti fissati per tutto il 2009". Magra e di movenze feline, Kitt si descriveva come una "sex kitten" (gattina sexy) e utilizzava le sue fusa per sedurre il pubblico di tutto il mondo. L'attore-regista Orson Welles la definì una volta "la donna più eccitante di questo tempo" e, assieme a Lena Horne, è stata una delle prime sex symbol afro-americane. Pluripremiata nella sua carriera, Kitt vinse due Emmy, fu nominata per un terzo, e vinse anche un Grammy. Tra le sue canzoni, si ricordano "C'est Si Bon", "Let's Do It" e "Just an Old Fashioned Girl". E' stata spesso associata al Natale a causa del suo hit "Santa Baby." La canzone, registrata nel 1953, ha ricevuto un disco d'oro. Nonostante questi riconoscimenti, la Kitt ha dato il suo meglio nelle performance da cabaret, che le permettevano di dispiegare pienamente il suo fascino. "Adorava le performance da cabaret", dice Freedman. "La sua preferenza andava sempre ai piccoli appuntamenti con circa 150 persone". Kitt fu molto criticata in America per essersi schierata contro la guerra in Vietnam negli anni '60, durante i quali peraltro ricevette grande fama in televisione grazie al ruolo di Catwoman nella serie "Batman". In quegli anni si sposò con l'immobiliarista Bill McDonald ed ebbe una figlia, Kitt. Ma altrettanto note furono le sue relazioni con Welles e con il re dei cosmetici Charles Revson. (Reuters)