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03/12/2024
09/01/2008 LE NUOVE CLASSIFICHE
Settimana funerea: salutiamo per sempre la classifiche dei singoli più venduti
Sono uscite oggi le nuove graduatorie settimanali di vendita: le trovate qui, su Music Map, nella sezione "Classifiche". E' una settimana importante, quella appena terminata, una settimana assolutamente storica: con l'inizio del 2008, infatti, la classifica ufficiale della FIMI/AC Nielsen, che riportiamo ogni settimana, perde (per scelta) la chart storica, quella grazie alla quale la stessa hit parade è nata 50 anni fa, vale a dire la rilevazione dei singoli più venduti. Da ieri campeggia infatti sul sito www.fimi.it la seguente scritta: "Gentili utenti, la classifica dei singoli/mix è stata abolita, vi preghiamo di fare riferimento all'area top digital download". Una legittimazione, insomma, delle nuove tecnologie (download che prende il posto dei singoli tradizionali) ma, soprattutto, la fine di un'epoca: quella cominciata con l'avvento dei 45 giri (e prima ancora dei 78 giri), soppiantati poi dai cd-single e, infine, dal mero supporto digitale. Davvero, si tratta forse della fine delle classifiche come le intendiamo. "Si tratta di una svolta importante" ha spiegato Enzo Mazza, presidente della Fimi. "Dal 45 giri in vinile si è passati al cd singolo ed ora al supporto 'liquido', è il segnale di un'era che si sposta verso il digitale". Con buona pace degli amanti dei "vecchi" singoli. In Italia, la prima graduatoria di vendita settimanale risale al 1959 e fu pubblicata dalla storica rivista "Il Musichiere": da allora, negli anni, si sono succedute diverse classifiche, più o meno autorevoli ed affidabili, basate via via sulle vendite dei 78 o 45 giri e poi CD in base alla tecnica dell'epoca. Se ne va quindi il periodo d'oro di Lelio Luttazzi (nella foto) e della sua Hit Parade (e dei suoi altrettanto celebri Dischi Caldi, vale a dire le posizioni dalla 11 alla 20); se ne vanno le classifiche di Tv Sorrisi e Canzoni e del Radiocorriere Tv, le charts radiofoniche e televisive e tutti i suoi protagonisti, anche imbarazzanti come il Supertelegattone di Maurizio Seymandi. Da qualche parte rimarranno, probabilmente: su qualche canale continueranno ad essere proposte, magari, ma è indubbio come, ora, non sarà più la stessa cosa. E' quindi un momento triste, anzi tristissimo per gli amanti delle charts: che, forse, arriva anche troppo anticipatamente. Vero è che le vendite dei singoli sono ora davvero assottigliate, ma è altrettanto vero che si tratta di un fenomeno mondiale, e nessun paese industrializzato (Usa ed Inghilterra in primis) ha finora minimamente pensato di compiere lo stesso passo. Perché, quindi, proprio in Italia si ha avuta una tale fretta di sbarazzarsi della classifica dei singoli? In fondo, a ben vedere, negli ultimi mesi c'era stato un rilancio del settore, con il successo delle uscite limitate di Vasco Rossi (la raccolta di singoli "The singles collection - Limited tour edition" e con "Vasco extended play") che avevano sbancato le charts e che avevano ridato linfa alla graduatoria dei singoli. Forse stiamo esagerando, forse è il nostro essere attaccati ai ricordi della gioventù che ci spinge a non accettare i nuovi ordinamenti di mercato. Comunque sia, questa (lo ribadiamo) è una settimana molto, molto triste. Per tutti gli approfondimenti, dirottatevi subito sulla nostra sezione Classifiche. Tutti i dati, lo ricordiamo, sono provenienti dalla FIMI/AC Nielsen, su un panel di 275 punti vendita rappresentativi di negozi tradizionali, catene specializzate e grande distribuzione.