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15/06/2007   TERRORE ALL'HEINEKEN JAMMIN' FESTIVAL
  Crollano 6 torri di amplificazione, decine di feriti

Un violentissimo scroscio di grandine e vento ha travolto l'Heineken Jammin' Festival al Parco San Giuliano di Venezia, provocando il crollo di alcune torri che sostenevano luci e amplificazione provocando alcuni feriti. L'intera area del Festival è stata sconvolta, diverse installazioni sono state rovesciate dal vento e dall'acqua, e il concerto, ovviamente sospeso. La bufera si è abbattuta improvvisa su Parco San Giuliano con raffiche di grandine e vento violentissime. Nell'area del concerto c'erano all'incirca 30 mila persone e i ragazzi hanno cercato riparo sotto le torri, fatte di tubi innocenti, coperti con teli, e dove erano montate le luci e degli schermi per ritrasmettere le immagini dal palco. Sono proprio tra chi ha cercato riparo i feriti, che sono rimasti schiacciati quando il vento ha rovesciato sei torri. Al momento non è possibile ancora sapere la gravità delle lesioni. Alcuni tra gli infermieri intervenuti nei soccorsi hanno parlato di fratture alle gambe e traumi cranici. Oltre alle torri della zona dei concerti, sono volate anche alcune delle strutture adibite a bar-catering, ombrelloni e persino il tetto di legno di un bar del casinò di Venezia ha rischiato di essere portato via. L'Heineken Jammin' Festival è stato annullato, quindi non ci sarà nemmeno il concerto di Vasco Rossi previsto per domenica. Lo hanno detto stasera il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, e Roberto De Luca, titolare della Milano Concerti che organizza l'evento. "Posso solo dirvi che al momento sappiamo che ci sono 14 feriti nell'ospedale di Mestre, 4 in quello di Mirano e uno in quello di Dolo, e che solo uno a quanto ci risulta, ha riportato fratture gravi. C'é stata una tromba d'aria, come molti di voi avranno visto, il magistrato ha messo sotto sequestro le torri crollate e quindi la manifestazione è annullata", ha detto Cacciari. "Non siamo in grado di proseguire la manifestazione, perché non riteniamo sicure le condizioni del palco - ha aggiunto Roberto De Luca -, avevamo pensato di spostare il concerto di domenica sul secondo palcoscenico, ma il pubblico previsto sarebbe stato troppo numeroso per non permettergli di entrare nelle aree sotto sequestro intorno alle torri crollate. Per questo motivo siamo costretti ad annullare la manifestazione e procederemo, nei tempi tecnici, al rimborso dei biglietti. Già da stasera abbiamo iniziato a rimborsare quelli di oggi". A chi domandava se le torri crollate fossero assicurate secondo gli standard di sicurezza, De Luca ha risposto: "Le torri erano fissate come in tutte le manifestazioni. Mi hanno detto che oggi il vento soffiava a 200 a l'ora, condizioni evidentemente eccezionali che hanno provocato questo evento". Andrea e Francesco sono due ragazzi di Vicenza che lavorano nell'organizzazione del Festival. "Abbiamo visto arrivare una tromba d'aria - dice Andrea - Noi come alcuni dei ragazzi che poi sono rimasti feriti abbiamo tentato di tenere con le mani le torri che ballavano per il vento. Per fortuna noi abbiamo capito subito che non c'era niente da fare e siamo scappati, altri purtroppo son rimasti sotto". Andrea e Francesco guadagnano 6 euro all'ora. In questo momento la situazione è tornata sotto controllo anche se l'area del concerto sembra stata investita da un bombardamento. Nella confusione del momento Giovanni Canitano, uno dei fotografi di musica più conosciuti d'Italia, è stato raggiunto da un ceffone scagliato da uno dei componenti del servizio d'ordine che lo accusava di scattare foto nel momento dell'emergenza. In lontananza si continua a sentire il suono delle sirene delle ambulanze e di fronte al palco ci sono soltanto carabinieri, poliziotti, componenti del servizio d'ordine e giornalisti. Il pubblico è stato allontanato. (Ansa)