news - rassegna stampa

09/01/2025 THE CURE
Dopo aver aspettato 16 anni per produrre il nuovo album... ne hanno già pronti altri due!

Mentre il nuovo album dei Cure, ''Songs From a Lost World'', uscito dopo sedici anni di silenzio, è sempre ai primi posti nelle classifiche di critica pubblico dei migliori dischi dell’anno (in Inghilterra se la vede con ''Romance'' dei Fontaines D.C.), Robert Smith sta già parlando del prossimo album, un seguito del percorso introspettivo sul tempo che passa, la perdita e il dolore che ha ispirato la scrittura dei nuovi brani.

“Sarà un album con dieci brani. Ci sono canzoni che abbiamo suonato dal vivo nel tour e che non hanno trovato spazio nella tracklist di ''Songs from a Lost World'' e altre completamente nuove che nessuno ha mai sentito”. Un disco che per la sua lunga genesi, iniziata durante le session di ''4:13 Dream'', riassume oltre 15 anni di storia della band: “I primi demo risalgono al 2010, molte canzoni sono del 2017 e qualcuna del 2013” ha detto Robert Smith. Secondo il cantante dei Cure c’è anche “la canzone più triste che abbiamo mai fatto” (che non ha nominato) e soprattutto ci sarà ''It Can Never Been The Same'', che la band suona dal vivo da anni: “Il titolo originale era ''Christmas Without You''. L’abbiamo registrata perché credo che sia arrivato il momento”.

Robert Smith ha nominato anche un altro titolo, ''A Boy I Never Knew'', scritta nel 2004 per l’album ''The Cure'': “Un pezzo triste, ma in modo diverso. Parlo di un ragazzo morto un milione di anni fa, della morte dell’umanità in generale, credo”. L’uscita del nuovo disco sarà: “Spero entro l’estate. Il progetto è finito, deve solo essere mixato”. Subito dopo arriverà un terzo album, che raccoglie quelle che Robert Smith ha definito “Canzoni registrate di notte in studio, cose molto strane”. La risposta del pubblico a ''Songs From a Lost World'' ha ispirato il cantante dei Cure a portare avanti la sua ricerca musicale e il suo racconto personale: “Credo sia giusto riprendere tutto il materiale che è rimasto indietro, finire di cantare le mie parti e poi farlo uscire”. (Virgin Radio)