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20/11/2024
09/04/2024 VASCO ROSSI
Compie 35 anni ''Liberi liberi'', un disco che ha fatto la storia della musica italiana
Il 1989 ha segnato un momento epico nella carriera di Vasco Rossi con l'uscita del suo nono album in studio, ''Liberi liberi'', che oggi festeggia 35 anni dalla sua pubblicazione. Attraverso un post su Instagram, il rocker italiano ha voluto ricordare questo importante traguardo, condividendo alcuni retroscena significativi legati alla creazione di questo lavoro iconico. In quell'anno, Vasco decise di intraprendere un percorso insolito, registrando l'album senza il suo produttore storico, Guido Elmi, e senza la sua band di lunga data, la Steve Rogers Band.
Il risultato di questa avventura solitaria si riflette nell'essenza dell'album, che Vasco stesso definisce “molto duro, molto rock, molto crudo”. Senza il supporto della band e con una nuova etichetta discografica, Vasco si ritrovò a creare un lavoro “cantautorale”, che richiamava lo spirito dei suoi primi successi. ''Liberi liberi'' presenta otto tracce che esplorano temi profondi e emozioni intense, come dimostrato dai titoli dei brani: da ''Domenica lunatica'' a ''Tango... (della gelosia)'', passando per il brano che ha dato il titolo al disco ''Liberi...liberi''. Fin da subito il progetto fu un successo, dato che vendette 900.000 copie solo nell'anno di uscita e rimase in cima alle classifiche per un lungo periodo.
Tutto ciò consolidò ulteriormente la posizione di Vasco come una delle figure più influenti e amate della musica italiana. I nove dischi di platino ottenuti e il trionfale tour sold-out nei palasport che ne seguirono testimoniarono la potenza della sua musica. Le porte dello stadio San Siro e del Flaminio di Roma si aprirono per il cantante che con i suoi concerti del 10 e 14 luglio del 1990 dimostrò di essere in grado di competere con le più grandi icone internazionali della musica.
Oggi, a distanza di 35 anni, ''Liberi liberi'' rimane un punto di riferimento nella carriera di Vasco Rossi e nell'intero panorama musicale italiano, testimoniando la sua capacità di reinventarsi e di lasciare un'impronta indelebile nella storia della musica. E ben lo si capisce dalle sue parole sui social, dove scrive: “Ho prestato molta attenzione a curare le atmosfere, a seguire con le atmosfere quello che dicono i testi. Un esempio proprio è ‘Guardami quando mi parli’, che dice che in fondo, e questo è uno dei classici inviti che faccio, è meglio guardarla in faccia la realtà, perché tanto prima o poi ti arriva addosso, e allora guardarla in faccia non è poi così dura, o perlomeno, è meno dura di quel che uno poi si immagina, è molto più duro il fantasma della realtà”. (105.net)