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20/11/2024
26/03/2024 CANZONE PIU' IMPORTANTE DI SEMPRE
Yesterday? Imagine? Heroes? Bohemian rhapsody? Macchè... Non ci crederete...
Innanzitutto, la fonte di questo studio, molto ben articolato, è di tutto rispetto. Parliamo infatti di Forbes, la rivista più che centenaria (è stata infatti fondata nel 1917) autentico punto di riferimento del mondo della finanza, del business e del marketing con le sue celebri classifiche. Quindi, una sua chart vale ben più di una paritetica classifica di un semplice sito musicale, per quanto celebre e cliccato possa essere.
E qui si crea il problema: invece che incoronare ''Yesterday'' dei Beatles, ''Imagine'' di John Lennon, oppure ''Heroes'' di David Bowie, ''Bohemian rhapsody'' dei Queen, ''Hotel California'' degli Eagles, o magari ''Smoke on the water'' dei Deep Purple, ''Stairway to heaven'' dei Led Zeppelin, ''Walk on the wild side'' di Lou Reed, ''Satisfaction'' dei Rolling Stones, oppure ''Like a Rolling Stone'' di Bob Dylan (e potremmo continuare per ore), è stata invece eletta ''canzone più importante di tutti i tempi'' nientedimeno che... ''Don’t Stop Believin'' dei Journey. Ve la ricordate, vero? No? Beh, nemmeno noi.
E' vero, parliamo di un singolo da diciotto milioni di copie, e che negli States è stata suonata più o meno ovunque (dalle partite di football e baseball al musical Rock of Ages, fino alla scena finale della serie The Sopranos)... però da qui ad eleggerlo brano numero 1 dell'intera storia della musica mondiale, un po' ce ne passa. “Mentre la registravamo sapevamo che aveva un potenziale, ma non potevamo immaginare quello che è successo. Funzionava bene dal vivo, ma in radio non passava" ha detto al riguardo il leader della band Steve Perry, “ma poi il messaggio è diventato importante: parla di non arrendersi mai, di avere speranza e non mollare mai anche quando le cose si fanno difficili. Perchè per tutti la vita può essere dura”. Ora la vita sarà invece un po' più dura per i fan dei tutti gli altri artisti, costretti inopinatamente ad inchinarsi ad un brano evidentemente sovrastimato.