Sono presenti 15564 news.
20/11/2024
11/02/2024 SANREMO 2024 - IL NOSTRO COMMENTO (SEMISERIO)
Il Festival secondo ''Sua Acidità'' Enrico Faggiano
Alessandra Amoroso - Fino a qui - (arriva 9) - Caso raro ma non unico di chi prima va a Sanremo come ospite e poi in gara. Nulla di nuovo sotto il sole, e chissà se ci sarà mai una via di mezzo, per le cantanti, tra l'autocommiserazione e il twerking.
Alfa - Vai! - (arriva 10) - L'Alfa ne ha fatte di buone e di meno buone. Questa non è una Arna, dignitoso passaggio che avrebbe avuto buon riscontro ci fosse stata ancora la gara delle Nuove Proposte. Ma ora sono tutti big anche solo al primo vagito, ahinoi. Ah, KT Tunstall ha chiesto la SIAE per il plagio?
Angelina Mango - La noia - (arriva 1) - Facile vincere il derby con Zucchere e Celentanine, meno immediato dimostrare un blando tentativo di andare al di fuori dagli schemi. Ok, sempre balcanizzazione dell'argomento, però con tanta personalità e, almeno, meno piangersi addosso. Non male, se si può dire. Vittoria forse non sorprendente ma poteva andare peggio.
Annalisa - Sinceramente - (arriva 3) - Canzone e atteggiamento per cui tirare fuori i fazzoletti ma non per le lacrime. Però fa dell'italico pop, e si potrebbe ascoltare anche senza pulsioni ormonali. Ha trovato una sua strada per allitterazioni eccetera, e si sopporta. Ed è pure laureata, ditelo ad Elodie.
BigMama - La rabbia non ti basta - (arriva 22) - Nulla da dire sulla quota dell'inclusività eccetera, perchè è giusto che ognuno canti quello che ritiene giusto. Però se attorno ad un messaggio anche credibile ci si costruisce la solita musica da autoscontri, chi lo capisce?
Bnkr44 - Governo punk - (arriva 28) - La solita quota cazzari al Festival. Prendere tizi che sembrano pescati per caso, farli stonare e poi riportarli in terapia. Possibilmente intensiva.
Clara - Diamanti grezzi - (arriva 24) - Idea di essere stata sentita altre mille volte già al primo ascolto. Unz unz, strazi, disperazione, capello liscio, biodegradabilità.
Dargen D'Amico - Onda alta - (arriva 20) - Va bene il messaggio, assolutamente condivisibile e che per forza di cose viene criticato da una certa parte politica. Ma se ti vesti da fesso e metti un unz-unz più adatto agli autoscontri che non alle riflessioni, alla fine il messaggio arriva?
Diodato - Ti muovi - (arriva 13) - Pastoralità autorale che pare Mogol-Battisti infiltrati ad una cresima dei Casamonica. Piacere o non piacere, ma è la differenza tra cercare emozioni e cercare il baracchino del punchin' ball.
Emma - Apnea - (arriva 14) - C'è un barlume di personalità, in un contesto dove almeno qua non ci si butta senza vie di fuga nei lunapark di Craiova (con tutto il rispetto per i lunapark di Cracovia, ma il troppo stroppia). Piacerà al suo pubblico, con la giusta biodegradabilità.
Fiorella Mannoia - Mariposa - (arriva 15) - Non c'è nulla che si possa dire, punto. Canzone da Mannoia, testo da Mannoia (anzi, per Mannoia), interpretazione da Mannoia. Porta sul palco sè stessa senza adeguarsi alle casse dritte altrove trionfanti. Solo applausi, ovvi, al netto dei gusti.
Fred De Palma - Il cielo non ci vuole - (arriva 30) - Tanto di quell'autotune che a 'sto punto fate cantare gli animali veri di Francesco Salvi ai tempi di Esatto, no? Tanto può farlo chiunque.
Gazzelle - Tutto qui - (arriva 11) - Non è confermata la voce per cui gli Oasis si siano riuniti per cercarlo e pestarlo, avendo copiato pari pari il look. La canzone? Titolo, nomen omen.
Geolier - I p'me, tu p'te - (arriva 2) - Rap, autotune e basettina fatta col Casio. La deriva generazionale di chi è amato da giovini insipienti e felicemente ignorato dagli adulti. 60% al televoto, per fortuna si è evitato lo scempio.
Ghali - Casa mia - (arriva 4) - Messaggio annegato tra autotune e solito rappettino, il genere che evidentemente piace ad Amadeus o ai suoi pargoli. Va be', poteva andare peggio, se solo si capisse. Ma forse è il nuovo modo comunicativo delle generazioni attuali, e allora va bene lo stesso, ci arriveremo. Però ci sa fare.
Il Tre - Fragili - (arriva 12) - Prima si cantava di mamme, poi si va a Sanremo per portare i fiori alle mamme. Ma non potrebbero parlarsi a casa e non scassare i cabasisi?
Il Volo - Capolavoro - (arriva 8) - Ok, anche se siete un po' meno lirica e più pop abbiamo capito: a Little Italy andrete anche bene, ma siete come gli spaghetti alla bologhnese (sic.): all'estero ok, in Italia non esistono. Come credere che Venezia sia quella cosa dentro le boccettine che se le giri sembra nevichi.
Irama - Tu no - (arriva 5) - Canta come se avesse un topo in bocca, che peraltro non potrebbe fare di peggio. Tentativi di emozioni sintetiche, lasciamo perdere.
La Sad - Autodistruttivo - (arriva 27) - I Ragazzi Italiani messi in lavatrice e portati a vestirsi da protopunk. Tanto clamor, poi dai, siamo a Sanremo, laddove tutto è controllato e sterilizzato, vi aspettavate che vomitassero sul palco? Che oltretutto sarebbe stato più divertente.
Loredana Bertè - Pazza - (arriva 7) - Ennesima dichiarazione di indulgenza autobiografica, partendo da "Dedicato" in poi. Nulla di nuovo, ma nei meandri delle banalità ripetitive delle giovini, avercene. Che poi serva andare da chi potrebbe essere la nonna (non la madre, la nonna) di mezzo festival per avere un po' di sprint, parliamone.
Mahmood - Tuta gold - (arriva 6) - Basta. Basta. Basta. Ue' bro', ue' fra', puoi portare il tuo autotune in una qualche officina e dedicarti al montar marmitte?
Maninni - Spettacolare - (arriva 26) - Non ho idea di chi sia, non ho idea del perchè sia a Sanremo, non ho idea del perchè debba perdere attimi della mia vita con lui. Magari sbaglio, magari no.
Mr. Rain - Due altalene - (arriva 17) - Punta sempre alla lacrima facile, ma senza il ruffianissimo coro di infanti cade un po' nel fiume di parole (cit.) che faticano ad arrivare.
Negramaro - Ricominciamo tutto - (arriva 19) - Antico miagolio per antico gruppo con antica canzone. Passa quasi inosservata, in un festival di troppa gioventù e categorie protette che si rivolgono solo alla propria base di fan.
Renga e Nek - Pazzo di te - (arriva 25) - Quota zie, casalinghe disperate, quello che volete. Potevano fare di meglio, ma quello che dovevano fare, spolverare nome, repertorio e tour, è stato portato a casa. Sulle milfone, riparliamone.
Ricchi e Poveri - Ma non tutta la vita - (arriva 21) - Pronti per il trenino al concerto dell'ultimo dell'anno a Chisinau o Bratislava. Dovevano portare a casa il risultato e lo fanno: fossero andati all'ESC avremmo ricevuto i 12 punti da qualsiasi paese a Est di Trieste.
Rose Villain - Click boom! - (arriva 23) - Tutte uguali. Due moine, poi parte la cassa tipica degli autoscontri. E alla fine non le distingui più e potrebbero essere chiunque. Dove va messo il gettone?
Sangiovanni - Finiscimi - (arriva 29) - Verrebbe voglia di prendere il titolo della sua canzone alla lettera. Dizione acerba, voce acerba, nemmeno alle Nuove Proposte del 1985 avrebbe avuto spazio. Non gli va fatta benissimo.
Santi Francesi - L'amore in bocca - (arriva 18) - Pare il titolo di un porno per canzone vietata ai maggiori di 18 anni per tematiche etc etc. Almeno non è l'unz unz classico, ma a sentirli escono santi non solo francesi, ma di tutte le nazionalità.
The Kolors - Un ragazzo una ragazza - (arriva 16) - Perfetta cover di Italodisco, nell'antico solco di chi in inverno riproponeva il successo dell'estate con altro testo. Funzionerà un po', poi si tornerà a sentire l'originale.