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20/11/2024
07/01/2024 LA TOP... 30 SINGOLI DEL 2023!
I migliori brani dell'anno appena trascorso, secondo il nostro ''super redattore'' Manuel Maverna
Carissimi, nuovamente bentrovati.
E’ a cuor leggerissimo che, come di consueto, vi offro questa classifica-non-classifica nella quale vanno a braccetto canzoni di estrazione talmente diversa tra loro che neppure vi suggerisco di trovare un fil rouge che le colleghi. Roba moderna, roba antica, poco conta: cosa vuoi che sia una canzone, diceva il tale.
Quello che però mi piace sempre è cercare in ogni brano un quid di memorabile, di solito un proclama, un verso significativo, un ritornellone, una massima lanciata a bomba contro l’ingiustizia, ché poi saranno proprio quelle le parole che ti rimangono in testa quando fai la doccia (che è presente nella classifica, tra l’altro), quelle che canti fermo al semaforo o che hai in cuffia mentre fai la spesa, o sull’autobus, o intanto che stendi la biancheria sul balcone.
La canzone dell’anno, a tale proposito, dura poco più di due minuti, ma reca in sé il più classico dei versi anthemici – si dice così, no? -, buono per tutte le stagioni, tutte le età, tutte le situazioni.
Ad esempio, mia figlia quest’anno ha 4 in Fisica, e pensa già all’eventualità di beccarsi il debito a giugno, nel caso la faccenda non dovesse migliorare. Bé, quando mi ha espresso i suoi timori, mi sono limitato a ricordarle che per un esame a settembre non è mai morto nessuno, che non bisogna mollare mai, eccetera.
Ma soprattutto, l’ho guardata fissa e le ho detto: “E se ne moriremo, amen”.
E’ il leitmotiv del quale in famiglia oramai abusiamo ad ogni occasione.
Pensateci, è saggezza universale: ti toglie un peso dalle spalle, all’occorrenza. A costo zero
Statemi benone, alla prossima.
Manuel
1. Vintage Violence - Il nuovo mare
Pensatelo come fosse un mantra, ogni volta che qualcosa sembra mettersi male. Ripetere ad libitum.
2. Shamir - Obsession
Ossessione, come quel basso ficcato dritto nelle orecchie e nel cervello, a puntellare la perfetta pop song off.
3. Marrano - Bruciare
E' uno schifo di gioventù, è uno schifo di vita, gridiamolo ai quattro venti, tanto nessuno sentirà.
4. Deut - And I rise
Elegante come un lord, anche il brano è molto british, raffinatissimo, con ritornello killer e molta classe.
5. Mesudì - Voca sia
Poesia, arte & cultura condensate in cinque minuti e mezzo rigonfi di tradizione, ricordi, tempi andati, ma sempre vivi.
6. I Cani/Baustelle - Nabucodonosor-Essere vivo
La gioia di ritrovare Contessa in ottima forma è già sufficientemente commovente. Il pezzo funziona anche, e benone.
7. Maverix - Josh Brolin
Loro lo chiamano cow-punk: di qualsiasi cosa si tratti, è veloce, contagioso, terribilmente efficace.
8. Claudia Cantisani - L'affare di famiglia
La signora cantava il jazz, ma col piglio sbarazzino della popstar che non ti aspetti. Jazz for the masses, con piacere.
9. Trond Kallevåg - Høvding
Per me, è la canzone dell'anno: ma è solo strumentale, mia moglie e mia figlia non erano d'accordo. La tengo per me.
10. Maiija - I am consumed
Sonorità contemporanee di quelle che piacciono ai critici, voce sensuale, messaggio sociale forte: serve altro?
11. Deluded by Lesbians - Glutamate
La quota cazzona che ci vuole sempre, da questi tre immarcescibili zuzzurelloni en travesti. Chef Ruffi approva.
12. The Bustermoon - The shark
Non saprei, con loro sembra sempre estate, anche se è gennaio, piove, c'è la nebbia e ho appena smontato il presepe.
13. Peppe Voltarelli - Au cinema
Voce di carta vetrata, swing contagioso, testo divertente. Musica d'antan, con un filo di amarezza: irresistibile.
14. Nicholas Merz - Great spiders
Americana seria, condita con minuzie jazz, lounge stilosa, aria intellettuale che fa molto Greenwich Village che fu.
15. Hugomorales - Mucca arcobaleno
Ci sono stato, a Vipiteno, eppure non ricordo niente del genere. Prendo anche io lo stesso che ha preso lui, grazie!
16. Latente - Credo
Ci vuole coraggio a parlare di Dio oggi, da giovani, in una canzone rock. A loro riesce qualsiasi cosa, da sempre.
17. Cosmedia - Marzo ed io
Indie-pop all'italiana, più pop che indie, cucinato con tutti gli ingredienti al posto giusto e un retrogusto triste.
18. Rufus Party - Riviera Street
Same old blues, declinato in minore ed affumicato da una bella nube da locale notturno. Un piccolo classico.
19. Princess Thailand - Ghost car
Post-punk nervoso, anzi nevrotico, con corredo di buio pesto ovunque e una sottile violenza di fondo.
20. CATT - No one ever tells you
Musica retrò proposta con rara eleganza da una ragazza tedesca che sembra su quel palco da decenni.
21. The Bloodstrings - Don't die
Quattro tedeschi con frontwoman impertinente fanno il mestiere più antico del mondo: i punkettoni. Il punk è vivo.
22. Tommi E.G.O. - Doccia
Gradito ritorno ad un bel po' di anni di distanza, la musica è sempre la stessa, il sollazzo anche. Semplici, onesti.
23. Starving Pets - Bag full of leaves
Basso, batteria, rumori assortiti & feedback, come ai bei vecchi tempi dei fratelli Reid. Nostalgia canaglia.
24. Fiesta Alba - Laundry
Non mi stupirei se fossero la next-big-thing chez nous. Sono strani, colti, complessi, molto contemporanei.
25. Weekend Cigarettes - Your life is getting over
It's only rock'n'roll, ma bisogna saperlo suonare: a parità di ingredienti, è lo chef che fa la differenza.
26. Plastic Farm Animals - Povero re
Hardcore per adulti, cattivo e fragoroso, violenza compressa che giocherella con la melodia nel frastuono generale.
27. Flame Parade - One of these days I'll steal your heart
Dream pop in purezza, morbido come una caramella mou, soffice come ovatta. Una irrinunciabile carezza vellutata.
28. Leatherette - Bureaucracy Apocalypse
Bologna-Londra con nonchalance nello spazio di qualche minuto, come fosse la cosa più facile del mondo.
29. Sarah Mary Chadwick - Drinkin' on a Tuesday
Intensa e sovraesposta come una piece da teatro off-Broadway, sempre sul filo dello strappo, ed è il suo bello.
30. Girls under glass - Nightkiss
Storica band teutonica con quasi quarant'anni di vita sulle spalle, rientro che sa di zolfo, tenebre e vecchi merletti.