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20/11/2024
07/09/2023 VINCE CLARK
Il fondatore degli Erasure, degli Yazoo e dei Depeche Mode realizza a 63 anni il suo primo album solista: ''Songs of Silence''
“Songs of Silence” è l’album di debutto di VINCE CLARKE. Un disco prezioso, ambient di 10 tracce di una bellezza non classificabile.
L’album, in uscita il 17 novembre 2023 via Mute, è anticipato dal singolo ''The Lamentations of Jeremiah''.
Autore premiato con l’Ivor Novello per le innumerevoli canzoni pop da classifica, cofondatore degli Erasure, Yazoo e dei Depeche Mode, Clarke ha incredibilmente aspettato fino ad oggi per imbarcarsi in una pubblicazione da solista.
Registrato nel suo studio di casa a New York e arricchito da fotografie e artwork dal pluripremiato fotoreporter Magnum Eugene Richards , il lavoro sull’album è iniziato come una distrazione durante il blocco, un’opportunità per comprendere finalmente le possibilità di Eurorack, un sistema modulare. formato di sintetizzatore famoso per le sue configurazioni avvincenti e illimitate. “Avrei potuto andare avanti all’infinito, non avrei potuto fermarmi”, spiega Vince. “Mi stavo divertendo così tanto e non pensavo che nessun altro lo avrebbe ascoltato. Ma sentirlo svilupparsi nel mio studio, nella mia testa, imparare nuovi trucchi – è stata la cosa migliore. Ero in uno stato di shock, in realtà, quando alla Mute hanno detto che volevano pubblicare questo album”.
Da solo in studio, Clarke si è posto due regole: primo, che i suoni che ha generato per l’album provenissero esclusivamente da Eurorack, e secondo, che ogni traccia fosse basata su una nota, mantenendo un’unica tonalità ovunque.
“Nessuno nella mia famiglia è particolarmente interessato a quello che faccio in studio”, dice Vince. Anche il gatto se ne andava dopo circa un’ora di ascolto dei droni”,
L’atmosfera di lontananza cosmica generata dal synth dell’album risultante è interrotta da interventi crudi, ricordi della mano umana al lavoro in mezzo a questi macchinari: un campione criptato come una trasmissione angosciata di un pilota di caccia, i contributi operistici senza parole di Caroline Joy, il sawing zolfo del violoncello del compositore Reed Hays in “The Lamentations of Jeremiah”, e il fulcro dell’album che si basa sulla canzone popolare anti-crosta del 1844 “Blackleg Miner”, splendente di risonanza e rilevanza. Altrove nell’album Clarke manifesta pattern di sequenziatori implacabili, accelerazioni graduali, droni in stile Moog, goccioline scintillanti di synth e crescenti ondate di chitarre elaborate, con Clarke che descrive le tracce come “avendo un senso di tristezza, di cose che vanno male, cose che si sgretolano”.
Non contento di appoggiarsi alla sua considerevole eredità pop, Vince Clarke ha invece aperto nuove ed entusiasmanti prospettive elettroniche per se stesso, e per il resto di noi, in cui le permutazioni e le possibilità sono illimitate, Clarke dichiara: “Le infinite sfumature di suoni che puoi creare con il minimo tocco di una manopola o di uno slider continua ad affascinarmi”. Il video del singolo è diretto dal fotografo ritrattista turco e residente a New York Ebru Yildiz (Laurie Anderson, Mitski, A Place to Bury Strangers, Algiers).
TRACKLIST
Cathedral
White Rabbit
Passage
Imminent
Red Planet
The Lamentations of Jeremiah
Mitosis
Blackleg
Scarper
Last Transmission