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20/11/2024
27/04/2023 PINK FLOYD
In arrivo ''Have You Got It Yet?'', film sulla band ai tempi di Syd Barrett
È stato pubblicato il trailer ufficiale di ''Have You Got It Yet?'', il docu-film ufficiale che racconta una delle figure più tragiche e sublimi nella storia del rock, il “diamante pazzo” Syd Barrett, esploratore di suoni e dimensioni psichedeliche e fondatore dei Pink Floyd nel 1965 (con il nome di The Pink Floyd Sound) insieme al suo amico di infanzia Roger Waters.
Il film arriverà nei cinema il prossimo 15 maggio e conterrà interviste a Roger Waters, Nick Mason e David Gilmour, alla sorella di Syd Barrett Risemary Breen e ai manger dei Pink Floyd Peter Jenner e Andrew King e le testimonianze di molti musicisti tra cui Pete Townshend degli Who e di Graham Coxon dei Blur.
La sua carriera musicale è durata solo tre anni, dall’esordio con l’album dei Pink Floyd ''The Piper at Gates of Dawn'' nel 1967 alla partecipazione ad alcune session del secondo album ''Saucerful of Secrets'' nel 1968, fino ai due album solisti del 1970 ''The Madcap Laugh'' e ''Barrett'', registrati dopo essere stato allontanato dai Pink Floyd e sostituito da David Gilmour, ma l’influenza della sua figura artistica ed umana e la sua triste storia di inarrestabile declino nella follia a causa degli abusi di sostanze psichedeliche aleggiano nella memoria della band per anni, ispirando brani come ''Shine on You Crazy Diamond'' e ''Wish You Were Here'' e i concetti di pazzia e isolamento alla base di capolavori come gli album ''The Dark Side of the Moon'' e ''The Wall''.
Il suo approccio visionario e sperimentale alla musica ispira invece generazioni di rock band a spingere sempre più in là il limite della creatività. La storia di Syd Barrett viene raccontata in ''Have You Got It Yet?'' da una persona che lo conosceva molto bene, Storm Thorgerson che ha raccolto il materiale e lavorato alla produzione del documentario fino alla morte nel 2013, e ha affidato il compito di ultimarlo al regista Roddy Bogara.
Storm Thorgerson è il fondatore dello studio di grafica e design Hipgnosis che ha creato le copertine iconiche degli album dei Pink Floyd e di molte altre band tra cui Led Zeppelin, T Rex, Genesis, Black Sabbath, ma soprattutto è stato un amico di Syd Barrett fin dagli anni del liceo alla Cambridgeshire High School for Boys. Si dice che fossero insieme quando Syd Barrett ha fatto il suo primo viaggio lisergico con l’LSD nel giardino di casa di un amico a Cambridge. Ispirati dalla controcultura psichedelica dei primi anni 60, Syd e Storm si sono avvicinati al movimento esoterico indiano Sant Mat, ma solo Storm è stato accettato dal guru della setta, mentre Syd è stato giudicato troppo giovane.
Secondo Storm Thorgerson, questo rifiuto lo ha profondamente segnato, spingendolo a scrivere canzoni ma minando anche la sua stabilità psicologica. Syd Barrett firma i brani del primo album dei Pink Floyd ''The Piper at the Gates of Dawn'', immagina e crea i loro spettacoli psichedelici nel nuovo club di Londra, UFO, aperto nel 1966 in un sotterraneo di Tottenham Court Road che fanno diventare la band un fenomeno underground e poi li guida nei concerti alla Roundhouse che li lanciano al successo: «All’inizio della nostra carriera avevo la sensazione che ogni singola idea dei Pink Floyd scaturisse dalla mente di Syd» ha dichiarato il batterista della band, Nick Mason che oggi porta avanti l’eredità musicale di Syd Barrett con i tour del suo progetto Saucerful of Secrets in cui esegue solo pezzi dei primi Pink Floyd.
«''Have You Got It Yet?'' non è solo il ritratto di uno dei personaggi più iconici della musica attraverso la lente dei suoi compagni di band, amici e musicisti» ha dichiarato il regista Roddy Bogara, «Ma anche il racconto di un gruppo di amici cresciuti a metà degli anni 60, del loro idealismo della loro speranze e sogni nel pieno di un movimento culturale straordinario».
Il triste destino di Syd Barrett, che dopo aver lasciato la musica nel 1972 è tornato a vivere a Cambridge con la famiglia ed è sparito fino alla morte nel 2006 a 60 anni, secondo Bogara: «E’ la stessa storia di Brian Wilson, Kurt Cobain e altri artisti la cui esuberante esplosione di creatività è basata su un’energia fragile che viene spesso distrutta dal successo».