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20/11/2024
26/02/2023 EUROVISION SONG CONTEST
I Piqued Jack rappresenteranno San Marino - Il commento di ''Sua Acidità'' Enrico Faggiano
Durata quasi sanremese, inno nazionale dimenticato con annessi e connessi, collegamenti con fanciulle a farsi la doccia nello sfondo, l'onnipresente Al Bano (capo della giuria) a chiudere con un chissà quanto ironico "che palle" mentre la busta con il podio viene vista in trasparenza prima delle proclamazioni facendo capire, almeno ai più attenti, quali fossero i risultati: la seconda edizione di "Una voce per San Marino 2023" va agli archivi mandando all'Eurovision i pistoiesi Piqued Jacks con "Like an animal".
Ok, l'anno scorso era andata benissimo, con l'Italia che di punto in bianco aveva scoperto la manifestazione grazie all'hype - ora si dice così - della presenza di Achille Lauro tra i concorrenti e con Al Bano, che di default smuove le telecamere di Rai Uno e Canale Cinque, tra gli ospiti. Per questo, a San Marino hanno ben pensato di fare il bis, quadruplicare i prezzi dei biglietti (dai 10 scorsi ai 40 attuali) e di attirare, nel corso delle infinite selezioni, umanità più o meno dall'universo mondo. E, chissà, di evitare di voler - erroneamente - passare come paracadute per altrimenti trombati, o come luogo per tentare riesumazioni di soggetti già musicalmente nell'oltretomba dell'oblio.
D'altra parte, visto che con il controverso Achille Lauro non si arrivò in finale a Torino, forse chissà, si è appositamente cercato altro. Già segati nelle semifinali il moscio Massimo Di Cataldo (con la già chiara dal titolo "Canzone brutta") così come l'antica danzereccia Neja o l'inascoltabile ex leader dei Vernice, la finale non ha permesso nemmeno il podio agli sgonfi reduci degli Eiffel 65 così come all'esageratamente brioso Roy Paci, dando quindi la possibilità di andare a Liverpool ai Piqued Jacks.
In un bailamme di scosciate a corto di stoffa per i vestiti, di gruppi caciaroni o di rokketari ad alto volume, la qualità delle proposte non è stata poi tale da far brillare occhi e orecchie, e se al vostro umile cronista sarebbe piaciuto di più il risultato per i quasi balcanici (nelle sonorità) XGiove o per tal Edoardo Brogi, alla fine i Piqued Jacks superano sul podio gli stessi XGiove e le fanciullone de Le Deva. E allora che sia Pistoia all'Eurofestival, in una serata tragicamente lunga, infinite pause, un movimento sui social a far presente, a dire il vero più con affetto che con scherno, l'assoluto trash della manifestazione. San Marino ha scelto quest'anno una proposta altrimenti sconosciuta, quasi a voler confermare la propria indipendenza da catapultati famosi. Ma, a dire il vero, non c'era tanta scelta.
Consigli per il prossimo anno, ammesso che la Repubblica accetti consigli? Accorciare un po', evitare l'esageratamente trash - perchè tirare fuori ad ogni costo la candidatura poi ritirata di Pamela Prati? Vuoi fare musica o gossip? - e, almeno, continuare con l'unica vera grande miglioria rispetto a Sanremo. Sul Titano, infatti, è proibito l'autotune. Grazie, grazie, grazie. Per il resto, ci ripenseremo. (Enrico Faggiano)