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08/04/2022   THE CLASH
  Esattamente 45 anni fa usciva il primo album della leggendaria band inglese

L'8 aprile 1977 è una delle date fondamentali della storia del punk e al tempo stesso il debutto discografico di una delle band più importanti della storia del rock, i Clash. Viene pubblicato infatti il primo album che porta lo stesso nome del gruppo fondato da Joe Strummer e Mick Jones.

Una musica aggressiva, veloce e potente con una carica politica violenta ed esplicita, ispirata alla realtà vissuta nelle case occupate dal movimento degli Squatters e nelle strade di Notting Hill, che allora non era il quartiere super hypster di oggi ma la zona dove vivevano soprattutto gli immigrati giamaicani che affrontavano quotidianamente la durezza della polizia, delle condizioni ai limiti del segregazionismo, ma che proprio in quelle strade avevano importato il reggae, che avrà un'influenza enorme sulla band. Il brano manifesto del disco è "White Riot", ma dentro ci sono anche "London's Burning", "I'm so Bored of the USA" e la cover di "Police and Thieves", il brano reggae di Junior Marvin e Lee "Scratch" Perry.

Oltre che per la carica politica, i Clash si distinguono da subito dalle altre band perché formati da due frontmen, Joe Strummer, che in realtà si chiamava John Graham Mellor (Strummer deriva da strumming, il termine usato per definire il modo di suonare le corde della chitarra nell'accompagnamento), e Mick Jones, una coppia formidabile perché composta da due personalità molto diverse una dall'altra ma perfettamente complementari sul piano artistico. Non per niente quando le differenze tra i due si acuirono la band implose. Al basso c'era Paul Simonon, un uomo dalla personalità fortissima, nonché uno dei sex symbol dell'epoca, un vero e proprio "Rude Boy", in senso letterale, ma anche da intendere non a caso come citazione del movimento dei ragazzi dei ghetti della Giamaica. "Rude Boy" è il titolo del bellissimo docu film sui Clash realizzato nel 1980.

Quando nella band entrò Topper Headon, alla batteria, cioè subito dopo la pubblicazione di "White Riot", si completò la formazione che dal punk, attraverso una straordinaria operazione di contaminazione tra generi, solo due anni più tardi, ha portato i Clash a realizzare uno degli album più importanti della storia del rock, "London Calling". La crescita in soli due anni è impressionante: nessuna band del punk ha avuto un'evoluzione paragonabile. D'altra parte, scriveva Lester Bangs: "Se non fosse stato per i Clash il punk sarebbe stato solo un ghigno, una spilla da balia e un paio di pantaloni bondage". Intanto proprio in queste ore è stata annunciata in occasione del 40° anniversario di ''Combat Rock'' un'edizione speciale, che si intitolerà ''Combat Rock/The People's Hall'' e uscirà il 20 maggio: includerà l'album originale insieme con 12 brani aggiuntivi terminati dai membri sopravvissuti della band. (Ansa)