Sono presenti 15560 news.

21/11/2024
WILCO
Annunciato un lussuoso cofanetto deluxe per il ventennale dello storico album ''A Ghost Is Born''

20/11/2024
JOVANOTTI
Annuncia l'uscita del singolo ''Montecristo'', che anticipa il nuovo album in arrivo il 31 gennaio prossimo

tutte le news


news - rassegna stampa

25/04/2021   THE ROLLING STONES
  ''Sticky Fingers'', il leggendario album contenente ''Brown Sugar'' e ''Wild Horses'', compie 50 anni

Il 23 aprile 1971 i Rolling Stones invadevano i negozi di dischi, prima inglesi e poi del resto del mondo, con uno degli album più leggendari della loro incredibile discografia: ''Sticky Fingers''. Un disco la cui copertina, così irriverente, diretta e curata, diventò immediatamente una delle immancabili icone e sinonimi della band nelle stanze di milioni di ragazzini cresciuti all'inizio degli anni '70. LP conteneva alcune tra le canzoni più belle mai scritte dalla band di Mick Jagger e Keith Richards come ''Brown Sugar'', ''Wild Horses'' e ''I Got the Blues'', brani tanto potenti, ispirati e diretti in grado di cambiare per sempre la carriera di uan band già affermata e famosa come gli Stones. La fortuna e la bellezza di questo disco è il fatto che rappresenti una vera e propria opera d'arte a 360°, dalla musica al suo interno fino alla cura dei dettagli per la copertina, disegnata dal grande genio Andy Warhol.

L'artwork enfatizza totalmente le immagini e l'ambientazione creata dal titolo ''Sticky Fingers'' (dita appiccicose), mostrando in primo piano la vita di un uomo dentro un paio di jeans, senza nascondere troppo le fattezze ma enfatizzandole con l'inserimento di una zip vera, rivelando al suo interno l'immagine di un paio di mutande bianche "ben riempite". All'epoca si gridò allo scandalo perché molti pensavano che il modello scelto da Andy Warhol per la fotografia fosse lo stesso frontman dei Rolling Stones. In realtà di trattava di un ragazzo scelto dall'artista di New York, un certo Joe Dallessandro, amante e collaboratore dello stesso creatore della factory. Nonostante la genialità dell'opera la cerniera iniziò a creare dei veri e propri problemi logistici durante le spedizioni dei vinili in quanto, impilati l'uno sull'altro, iniziarono a rovinarsi ancor prima di arrivare sugli scaffali dei negozi.

Ma perché la band scelse proprio il grande Warhol per la realizzazione della copertina di questo disco? Il grande artista divenne negli anni una vera e propria ossessione per Mick Jagger che nel 1969 volle a tutti i costi coinvolgerlo. L'idea della zip apribile venne a Warhol una sera durante una festa proprio col leader degli Stones, come raccontato alcuni anni fa dalla stessa band: Sul retro della copertina di Stocky Fingers, invece, fece la sua comparsa per la prima volta uno dei loghi più potenti, iconici e riconoscibili della musica mondiale e dell'arte degli anni '70 in generale: il celeberrimo Tongue & Lip, le labbra con la lingua, ormai simbolo stesso della band e disegnato dall'artista John Pasche, che per la realizzazione guadagnò poche decine di sterline.

Nel 1970, mentre completava l'ultimo anno del suo master al Royal College of Art di Londra, l'artista John Pasche ricevette la chiamata che gli avrebbe cambiato la vita. La sua scuola venne stata contattata dai Rolling Stones, che erano alla ricerca di un artista per creare un logo da utilizzare sul poster del loro prossimo tour europeo, sull'album e sul materiale promozionale. Dopo che Mick Jagger rifiutò il suo primo disegno, Pasche creò probabilmente il logo più famoso di tutta la storia del rock: "la lingua" degli Stones. Contrariamente alla credenza popolare, Pasche basò il disegno non sulle labbra di Jagger ma sulla bocca aperta della divinità indù Kali, usando un'illustrazione che il cantante gli mostrò. (Virgin Radio)