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20/11/2024
11/01/2021 DAVID BOWIE
Esattamente cinque anni fa ci lasciava a 69 anni il geniale Duca Bianco
Esattamente cinque anni fa, il 5 gennaio 2016, ci lasciava David Bowie, il trasformista del pop e del rock, a 69 anni e dopo 18 mesi di battaglia contro il cancro. Eccentrico, visionario e innovatore, il Duca Bianco, come era soprannominato, morì pochi giorni dopo il suo compleanno, l'8 gennaio. Bowie aveva da poco pubblicato l'ultimo album, le cui atmosfere, testi, e perfino la copertina, vennero poi riletti come un testamento spirituale. La sua carriera di anni ne avuti 50, visto che il suo primo singolo, ''Can't help thinking about me'', venne pubblicato il 14 gennaio del 1966 (il lato B si intitolava ''And I say to myself'') a nome di David Bowie e The Lower Third. Sette anni dopo era gia' un mito giovanile, il fondatore del glam rock, padre putativo di buona parte della generazione del rock inglese degli Oasis. Nel 1973, con uno strepitoso concerto all'Hammersmith Odeon di Londra, insieme agli Spiders From Mars, Bowie annunciava la fine di Ziggy Stardust, l'alieno dalla rivoluzionaria ambiguita' sessuale che e' stato la sua prima incarnazione e il passaporto per il successo. Nonostante i suoi album - ad oggi - siano stati per anni lontani dai primi posti delle classifiche, Bowie resta uno dei protagonisti assoluti della scena mondiale: dal 1997 e' anche quotato in Borsa, grazie all'emissione dei Bowie Bonds effettuata offrendo a garanzia le royalties ricevute per i dischi venduti fino al 1993 (circa un milione di copie all'anno). Da questa operazione pare che l'artista (ed ora i suoi eredi) abbia ricavato piu' di 40 milioni di euro. Nel 2007 ha ricevuto il Grammy alla carriera, equivalente musicale dell'Oscar. Nel 2005 l'intervento di angioplastica al cuore lo costrinse ad interrompere una tournèe e annullare tutti i suoi impegni. Probabilmente l'incontro cruciale della sua carriera e' stato quello con Lindsay Kemp nel 1967: grazie a lui ha appreso i segreti del mimo e della messa in scena teatrale, elementi fondanti della sua personalita' artistica affermatasi attraverso le ormai celebri impersonificazioni, Ziggy Stardust e il Duca Bianco, algida figura che ha schiuso le porte della new wave. Nei panni di questi due personaggi, Bowie ha inciso album leggendari come ''Space Oddity'', ''The Man who sold the world'', ''The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars''. All'inizio degli anni '80 e' gia' un mito, uno dei pochi capaci di conciliare rock e teatro, pop e avanguardia, ambiguita' sessuale e arti visive, trasgressione e letteratura potendo contare su solidi legami che vanno dal rock'n'roll stardom a Warhol e William Burroughs. Dopo ''Station to station'' e ''The Thin White Duke'' Bowie lascia Los Angeles e si trasferisce a Berlino dove, con la collaborazione di Brian Eno, registra tre degli album piu' importanti della sua carriera, ''Low'', ''Heroes'' (forse il suo capolavoro) e ''Lodger''. A Berlino Bowie riesce a liberarsi dalla schiavitu' della cocaina e inaugura gli anni '80 con una nuova clamorosa svolta stilistica che gli fruttera' il piu' grande successo commerciale della sua discografia, ''Let's Dance'', un raffinatissimo viaggio attraverso il rock'n'roll, il funky, la dance piu' elegante. E' il periodo piu' commerciale di Bowie, che poi però spiazzerà ancora una volta i suoi fan formando i Thin Machine, un quartetto chitarra, basso, batteria che suona un rock durissimo, disastroso dal punto di vista del mercato ma notevolissima qualitativamente. Nonostante la sua attivita' sia rimasta intensissima, negli ultimi anni Bowie non ha piu' ritrovato il successo: ''Black Tie White Noise'', ''Outside'', ''Hours'', ''Reality'', ''Heathen'' sono album lontani dalla magia di un tempo. Ma e' rimasto un protagonista, non solo della musica, capace con il suo stile di influenzare arte, moda, design. Bowie ha cantato anche una versione italiana di ''Space Oddity'', ''Ragazzo solo, ragazza sola'', che fa parte, tra l'altro della colonna sonora del film ''Io e te'' di Bernardo Bertolucci. All'epoca della scomparsa il premier britannico David Cameron in un tweet scrisse: "Sono cresciuto ascoltando e guardando il genio pop di David Bowie. Era un maestro nel reinventarsi e continuava ad azzeccarci. Una perdita enorme".