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21/11/2024
13/01/2021 JAPAN
Lo storico album ''Quiet Life'' viene ristampato in una deluxe edition con 3 cd
Il classico dei Japan "Quiet Life" ha chiuso metaforicamente e letteralmente gli anni '70 e ha dato il via agli anni '80 per il fatto di essere uscito nel periodo natalizio, in alcuni paesi nel 1979 e in altri nel 1980.
Un momento perfetto per una band che stava per uscire dal glam rock, dalle ombre post-punk e consegnare un disco con un suono nuovo di zecca che sarebbe arrivato a definire il nuovo decennio.
"Quiet Life" è stato il terzo, ultimo e più riuscito album della band per l'etichetta Hansa Records, inclusi i singoli che lo accompagnavano: "Quiet Life" e "All Tomorrow's Parties", così come altri singoli originariamente non compresi nell'album, e che sono oggi inclusi nella nuova versione deluxe: "Life In Tokyo", "European Son" e "I Second That Emotion", che hanno agito da precursori per i suoni alternative, new wave e new romantici dei primi anni '80.
Mentre l'album non sarebbe entrato nella top 50 del Regno Unito, la sua influenza duratura si sarebbe fatta sentire per i decenni a venire ed è ormai universalmente riconosciuto come uno dei grandi classici britannici dell'epoca.
"Quiet Life" è ora oggetto di una nuova importante ristampa con una nuovissima rimasterizzazione half-speed dell'album originale, mix alternativi, b-side, singoli, rarità e materiale live che include la registrazione del ricercato 'lost' "Live at Budokan" del marzo 1980, precedentemente disponibile solo come EP a 4 tracce chiamato "Live in Japan".
L'uscita presenta l'artwork originale dell'album restaurata, nuove esclusive note di copertina con una prefazione del produttore originale, John Punter, fotografie inedite e memorabilia.
Parlando di "Quiet Life" nel 2019 il batterista dei Japan, Steve Jansen, dice: "Sembra il lavoro più compiuto di un gruppo di musicisti che ha iniziato a trovare una propria voce, piuttosto che dimostrare semplicemente le loro capacità di scrivere/suonare musica".
Anche il tastierista, Richard Barbieri, riconosce lo spostamento sismico che la band ha vissuto: "È come se da un giorno all'altro avessimo scoperto la raffinatezza, la sottigliezza e le sfumature. Un grande cambiamento dovuto al fatto che David (Sylvian) ha iniziato a scrivere di più al pianoforte e credo che questo abbia generato i brani più incisivi di quel periodo. Canzoni dal suono più aperto e spazioso in cui abbiamo iniziato a capire come costruire gli arrangiamenti".