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20/11/2024
21/03/2020 KENNY ROGERS
E’ morto all’età di 81 anni l’icona della musica country
Kenny Rogers è morto la scorsa notte a 81 anni nella sua casa di Sany Springs in Georgia. E' stato, insieme alla sua amica e collega di una vita Dolly Parton, uno dei primi grandi nomi del country a scavalcare i confini di genere e a proporre quel tipo di crossover che ancora oggi rappresenta una delle fette più importanti del mercato musicale americano.
Bellissimo, ha nel suo curriculum anche qualche ruolo nel cinema. Texano (era nato a Houston, il 21 agosto 1938), Rogers considerava come suoi maestri gente come Johnny Cash, Willie Nelson e Waylon Jenkins e riconoscendone la grandezza aveva deciso di trovare una strada tutta sua, meno fedele ai modelli classici. Una scelta che alla fine l'ha portato a vendere più di 160 milioni di copie nella sua carriera e di entrare nella Country Music Hall of Fame. Il suo primo, grande successo risale alla seconda metà degli anni '60, quando faceva parte del gruppo First Edition e pubblicò "Just Dropped In". La band si scioglie negli anni '70, il decennio in cui incide la canzone che gli cambia la vita e la carriera: "The Gambler", un brano che ebbe talmente successo da trasformare il giocatore di poker che nel brano racconta i suoi segreti in una notte su un treno nel protagonista di una serie tv interpretato ovviamente da Rogers.
E' un periodo d'oro: pubblica successi come "Laura", "Lucille", poi con il nuovo decennio forma un duo dallo strepitoso successo con Dottie West che produrrà alcune hit da primo posto in classifica come "Every time two Fools Collide" e "What Are We Doin' In Love". Collabora con Kim Carnes e Sheena Easton, ha un successo clamoroso con la cover di "We Got Tonight" di Bob Seger, stringe un sodalizio artistico con Lionel Richie che gli porterà in dote, tra l'altro, un altro numero uno in classifica, "Lady", e la partecipazione, nel 1985, alla registrazione di "We Are The World", il singolo scritto da Richie e Michael Jackson e prodotto da Quincy Jones, che riuniva tutte le più grandi voci della musica americana in un progetto a favore dell'Africa. Una curiosità: il brano è stato inciso nello studio di registrazione di Rogers, che aveva comprato la sede di una casa discografica e l'aveva trasformata in uno degli studi più importanti di Los Angeles. Poi vengono collaborazioni con Barry Gibb dei Bee Gees, "Islands in The Stream", un duetto con Dolly Parton arrivato, manco a dirlo al numero uno, diversi Grammy Award, un'infinità di concerti.
Nel 2000 torna al numero uno con "Buy Me a Rose". Prima del ritiro dalle scene, avvenuto nel 2015, Kenny Rogers si era esibito al Bonnaroo Music and Arts Festival insieme ai Phish, con una versione di "The Gambler", che nel frattempo era diventato l'inno non ufficiale della nazionale inglese di Rugby e al festival di Glanstonbury. Le sue canzoni fanno parte delle colonne sonore di film come "Convoy", "Un uomo da marciapiede", "Il Grande Lebowski". (Ansa)