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20/11/2024
20/03/2018 ALMAMEGRETTA
''Wop Filoq remix'' è il brano dub/elettronico che presenta il nuovo EP ''One world''
ALMAMEGRETTA DUB BOX
“WOP FILOQ REMIX”
È IL PEZZO DUB/ELETTRONICO CHE PRESENTA IL NUOVO EP “ONE WORLD” FUORI DAL 23 MARZO.
Un'operazione a tratti avanguardista che conserva l’esperienza del passato e diviene pertanto credibile, posizionandosi in uno spazio d’azione innovativo, generatore di lucide connessioni di significato.
Se parliamo degli Almamegretta è inutile soffermarci sul passato, soprattutto se ci troviamo nel nuovo live set di queste anime migranti. La crew napoletana ha lanciato già da un po’ un manifesto, in cui è la struttura del suono e il suo ininterrotto flusso a gettare le basi per una costruzione più libera, dove si dà più importanza alle impressioni primordiali, in una dimensione di esaltante partecipazione.
Gli Almamegretta in realtà lo hanno fatto anche dopo l'uscita dell'ultimo disco ''EnneEnne Dub'' (maggio 2017), completamente remixato da grandi dj e producer provenienti da tutto il mondo (Adrian Sherwood, Dennis Bovell, Gaudi, Vibronics, Lee "Scratch" Perry, Manasseh, Mario Conte, Dj Khalab & Mess Morize, Paolo Baldini, Albino D’Amato), mantenendo fede alla tradizione del dubbing e allo stesso tempo definendo le basi di un nuovo progetto che in questo caso ha scelto un’attitudine tipica del clubbing. Affidano infatti la produzione di questo nuovo lavoro al team di Elastica Records che mette in campo i suoi pezzi da novanta. Deleted Soul produce una tribale ''Black Athena'', reinterpretata da Raiz con nuovo vigore. Suoni cumbia per Filoq che produce ''W.o.p'', una versione di pura bass music di ''Go_dratta'' e per concludere una versione di ''Gramigna'', storico brano della band partenopea, prodotta da Funsui.
Quindi un live set che si impossessa di uno spazio sonoro contemporaneo. Uno show interamente mixato, che unisce l’atteggiamento da dj alla consapevolezza sul suono; una ricerca sulle basse frequenze, tipiche di un sound system e di una versione “mista” costruita con Gennaro “T” Tesone alla batteria, Paolo Polcari alla consolle/keyboards, Salvatore Zannella alle percussioni, Raiz alla voce e Albino D’Amato alla parte dub.
Gli Almamegretta si mettono in discussione e sviluppano un nuovo sound, senza dimenticare le proprie origini musicali, né discostandosi dalla razionalizzazione della loro attuale idea sonora. Provano a fare un passo in avanti, contestualizzato nel presente. Partono dal dub e sviluppano un gioco interattivo, costruito e casuale al contempo, che destruttura l’architettura organica delle tracce, per arrivarne all’essenza. Un processo di sottrazione, sia in termini di elementi che di frequenze, dal quale si origina una successione smorzata di suoni, di voci filtrate, di arrangiamenti meno classici e pulsazioni più severe.
Un set agile e allo stesso tempo strutturato, che affonda le radici nel ritmo della madre Africa e le propaga fino ai territori del groove elettronico, analogicamente caldo e precisamente digitale, sperimentando un sistema in espansione, ossessivo, tribale e melodico. Elettronica, afro, bass. Il tutto costruito su beat pensati per la trance della musica da ballo.