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news - rassegna stampa

15/09/2017   MATT BIANCO
  Arriva ''Gravity'', il loro 15° album, il primo dopo la tragica morte del tastierista Mark Fisher

Alcune cose migliorano solo con il tempo. Vino rosso e fiducia in sé stessi, per esempio, o Matt Bianco. Il leggendario gruppo britannico, nato negli anni '80, ispirato ad una immaginaria figura di una super-spia degli anni Sessanta, è stato apprezzato in tutto il mondo per successi come "Half A Minute", "Get Out Of Your Lazy Bed", "Whose Side Are You On?” e "Yeh Yeh". Per il loro quindicesimo album "Gravity", il front-man, il cantante e cantautore Mark Reilly ha reclutato una nuova band con Magnus Lindgren, sax e flauto svedese, e una buona parte del gruppo di Jamie Cullum. La loro missione: rianimare e modernizzare le basi di Bossa e Jazz di Matt Bianco, pur mantenendo il facile appeal dei successi precedenti, il tutto costruito intorno alla iconica voce Dry-Martini di Mark Reilly. Il risultato è una collezione energetica, ma anche rilassante, di dieci canzoni originali, con una sufficiente dose di attrazione per soddisfare i più sofisticati ammiratori e per attirare nuovi fan, che potrebbero essere stati già adepti del Jazz di Gregory Porter o di Jamie Cullum. "Quando abbiamo iniziato, eravamo molto attratti dagli spy-movie degli anni Sessanta", ricorda Mark, che fondò la band nel 1983 con due colleghi del gruppo Blue Rondo à la Turk. “La ragione principale è che spesso c’era già una grande quantità di musica latina e jazz molto algida nelle colonne sonore. Così abbiamo affinato il nostro genere per crearci un'opportunità" afferma Reilly. Registrato a Stoccolma, Londra e nello studio dello stesso Matt Reilly a Buckinghamshire, "GRAVITY" si basa su un suono Jazz organico, registrato come una band live e mixato da Mark. "Abbiamo ricevuto critiche da parte del mondo del jazz tradizionale, perché Matt Bianco non è jazz in senso stretto; il jazz era un'influenza per noi, ma non stavamo cercando di fare musica jazz classica. Il nostro mix di jazz è riuscito a creare interesse in molte persone. Penso che abbiamo creato una fusione interessante tra la nostra musica, capace di attrarre non solo i fan storici, ma anche le generazioni più giovani ". La produzione del nuovo album, la prima uscita dopo la tragica morte del tastierista e co-leader Mark Fisher, che aveva aiutato a ripensare il suono del gruppo pop britannico 25 anni fa, dopo essersi unito alla band per il loro secondo album, ha avuto inizio a Stoccolma quando Mark ha iniziato a comporre le solari note del singolo “Joyride”, un brano sospeso tra "Sidewinder" di Lee Morgan e "Lowrider" dei War, che è anche contenuto in un remix di Mark De Clive- Lowe, e la ballata, profonda e oscura "Solace", così come la dolcissima "AM / PM" con Magnus Lindgren. Le altre sette tracce, che vanno dal groove uptempo di "Summer In The City" e di "Invisible" o alla latineggiante “Paradise”, sono state scritte e registrate con il sassofonista britannico Dave O’ Higgins (Jamie Cullum, Mezzoforte, Matthew Herbert) nel suo studio di Brixton e i membri del suo quintetto: Sebastiaan de Krom ai tamburi, Geoff Gascoyne al basso (Jamie Cullum), Graham Harvey al pianoforte e al Fender Rhodes, conosciuto per il suo lavoro con George Benson, Incognito e Stacey Kent, oltre all'incredibile Martin Shaw alla tromba e al filicorno, un frequentatore della grande orchestra della BBC che ha anche collaborato con Sting, Jamiroquai e Natalie Cole. A completare la line-up è l’affascinante Elisabeth Troy, cantante che colpisce al cuore e vanta collaborazioni con MJ Cole, Metrik, e Clean Bandit. Mark Reilly è a dir poco entusiasta del tour di “Gravity” di Matt Bianco, che vedrà coinvolti gli stessi musicisti che appaiono sull'album. Il tour ha avuto inizio in Giappone alla fine di agosto 2017 per approdare poi in Europa a partire da settembre 2017 e in tutto il mondo nel 2018. "È qualcosa di più maturo rispetto al 1984 in cui i Matt Bianco erano inseriti in un contesto pop. Era l’inizio dell’epoca del video clip e fummo lanciati con quello stile. Adesso, anche se sono passati 20 anni, la musica non è cambiata molto, ma è diverso il nostro approccio,è più adulto. Penso che la musica che facciamo ora sia la stessa, ma più evoluta e che meglio si adatta alla nostra età. L’auspicio, per dirlo con dolcezza, è che gli ascoltatori si sentano a proprio agio con il nuovo Matt Bianco, un suono stiloso, fresco e sofisticato, per i nostri tempi e anche un po’ oltre".

IL TOUR:
18 Settembre BOLOGNA – Bravo Caffè
19 Settembre BOLOGNA – Bravo Caffè
20 Settembre BOLOGNA – Bravo Caffè
21 Settembre MILANO – Blue Note
22 Settembre MILANO – Blue Note
23 Settembre MILANO – Blue Note