Sono presenti 15560 news.
21/11/2024
03/04/2016 AC/DC
il loro brano ''Thundestruck'' aiuta... il funzionamento dei farmaci contro il cancro
Secondo uno studio dell’Università dell’Australia del Sud, recentemente riportato dal The Lead South Australia e poi confermato dall’università stessa e dal ricercatore e professore Nico Voelcker, la traccia “Thunderstruck” degli AC/DC aiuterebbe ad incrementare gli effetti del rilascio dei farmaci utilizzati nella lotta contro il cancro. Le vibrazioni causate dalla musica, infatti, influenzerebbero la creazione di una sorta di schermo protettivo sulle microparticelle utilizzate nella somministrazione di queste medicine. Il ricercatore e professore Nico Voelcker, autore dello studio, ha spiegato come le vibrazioni di “Thundestrack” abbiano funzionato nella creazione di uno strato protettivo uniforme sulle particelle impiegate nella ricerca: “Le microparticelle sono porose, come una spugna. Le si riempie di farmaco, ma per evitare che questo fuoriesca si crea una protezione. Normalmente, lo facciamo iniettando plasma sulla superficie, ma il problema è che lo strato protettivo si forma su un solo lato della particella, quello esposto. L’altro lato, invece, non sarà coperto. Per questo abbiamo pensato di utilizzare una cassa con musica ad alto volume da far suonare all’interno del sistema. Abbiamo utilizzato una canzone con forti vibrazioni e le particelle hanno cominciato ad andare su e giù. Le frequenze caotiche hanno funzionato bene e hanno consentito una copertura più omogenea della particelle”. Il professore ha inoltre dichiarato che la scelta di “Thundestruck” all’interno dello studio è stata intenzionale e legata da un lato alla sua ritmica scandita e dall’altro al titolo stesso: “Il plasma è il quarto stadio della materia, è un gas ionizzato. Abbiamo utilizzato plasma freddo, ma un esempio di plasma caldo è rappresentato dai raggi del tuono. Abbiamo scelto ‘Thunderstruck’ perchè ci piace come la canzone unisce il tuono all’idea del plasma gassoso”. Nonostante la notizia sia stata pubblicata l’1 Aprile, è stata poi confermata dagli stessi autori: per chi di voi volesse approfondire l’argomento, è possibile leggere la pubblicazione completa dei risultati dello studio alla pagina http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acsami.5b12433. (Metallus.it)