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news - rassegna stampa

02/03/2007   SANREMO 2007, ANCORA SUCCESSO
  La terza serata conferma il 'magic moment' sanremese

Grande successo per la terza serata del festival, che dimostra di godere di ottima salute e tenuta d'ascolti. Ieri la prima parte, dalle 21,09 alle 22,54, ha avuto il 41,38% e 11.352.000; la seconda, dalle 22,59 alle 0,42, ha avuto il 45,77% con 6.512.000. La media ponderata tra le due parti è di 8.945.000 con il 42,88%. Per Simone Cristicchi e Sergio Cammariere il picco d'ascolto in valori assoluti, alle 21,43 con 13.500.000, mentre è per Paolo Rossi garibaldino con i Tetes des bois il picco in share alle 24,07: 56,53%. Successo anche per il Dopofestival ha avuto il 39,47 con 1.677.000. Il raffronto con il passato è positivo: alla terza puntata la flessione è sicura, ma tra il Pippo di ieri e Panariello ci sono 9 punti di share (festival 2006, media terza serata 33,49%). E anche il confronto con la seconda serata, già miracolosa, regge perché Baudo con la serata tutta di duetti ha avuto una flessione minima (46,37% di media e 45% nella prima parte con 11.819.000). Il Grande Fratello su Canale 5, che lo scorso anno fece il 28,44% dando filo da torcere a Panariello, ieri ha avuto il 19,51% con 4.500.000 spettatori, dalle 21,15 alle 24,06 (la scorsa settimana aveva fatto il 25,32%). Una serata con al centro la musica, come ama dire Pippo Baudo, tutta duetti e sentimenti, la terza del festival di Sanremo con soli big in gara accompagnati da ospiti spesso di prestigio. La puntata ha preso subito il via con la contagiosa febbre de 'La paranza', dall'andamento caraibico e dalla rima travolgente che Daniele Silvestri ha arrangiato con Capone BungtBangt, la band che usa per strumenti materiali riciclati. Tra Pippo Baudo e Michelle Hunziker è sempre più situation comedy, i due duettano, scherzano sul 'tric trac' ormai tormentone del festival, sulle 500 rose rosse che forse il calciatore Antonio Cassano le ha mandato con scritto 'Tifo per te' e che Baudo ha scherzosamente attribuito al ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa che ha criticato il caro-compenso dei conduttori. Lei, che è migliorata ancora imponendo la sua personalità, si è presentata boccolosa indossando abiti Alberta Ferretti eleganti e giusti per lei. Ad un certo punto Pippo Baudo si è rivolto al direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, seduto in prima fila e lo ha esortato ad applaudire con più convinzione. Ha fatto un figurone Enrico Ruggeri come ospite di Milva in 'The show must go on' in cui la rossa ha messo tutta la teatralità e la melodrammaticità che l'ha fatta diventare uno dei personaggi del Festival. Simone Cristicchi, con uno dei brani più ammirati, 'Ti regalero' una rosà, insieme a Sergio Cammariere ha dato vita a una performance arricchita di drammatiche note jazzate. Michele Zarrillo è stato chiamato, insieme a Tullio De Piscopo, a cantare con Fabio Concato 'Oltre il giardino', una ballata essenziale ed elegante su un cinquantenne rimasto senza lavoro. Baudo ha evidenziato la storia da emigrante di ritorno di Piero Mazzocchetti, il mago del crossover come ama definirlo il suo produttore Adriano Aragozzini, stasera in duetto con Amii Stewart. 'Schiavo d'amore' si è guadagnata l'ovazione del Teatro Ariston. Mango e Laura Valente, una delle coppie nella vita del Festival, hanno proposto 'Chissa' se nevica' in una versione più orchestrale e meno puntata sul ritmo. Gli Stadio hanno scelto come partner una delle interpreti più raffinate e ricercate d'Europa, Teresa Salgueiro, voce solista dei Madredeus: 'Guardami' ha acquistato un gradevole ma raffinato sapore. Con Mario Biondi, 'Amami per sempre' è diventata un gioco di contrasti tra la raffinatezza e le note alte di Amalia Gré e le aperture molto black di Biondi. La parte comica di stasera è affidata a Max Tortora che è arrivato all'Ariston nei panni di un Franco Califano, calcando la mano sulla volgarità. Saltato all'ultimo minuto il suo secondo intervento. Nelly Furtado, diva del pop più intelligente ha dato ad 'Appena prima di partire' l'evidenza di un ritornello che gli Zero Assoluto non erano riusciti a valorizzare. Tosca ha un pezzo molto bello, 'Il terzo fuochista', l'ha scritta Massimo Venturiello che ha cantato con Tosca in perfetto look da chansonnier da quartieri nobili. Molto riuscito, e ben assortito, il duetto di Francesco Sarcina, voce delle Vibrazioni e i Velvet per 'Tutto da rifare'. Nada ha chiamato accanto a sé Cristina Donà per 'Luna in piena' praticamente tutto a due voci armonizzate accentuando l'erotismo dell'esibizione. Il debutto di un coro lettone a Sanremo è stato favorito da Al Bano che per arricchire 'Nel perdono' ha chiamato i Cosmos, formazione di sei cantanti di Riga. Paolo Rossi per raccontare che 'In Italia si sta male' è arrivato vestito da garibaldino alla guida dei Tetes des bois, in camicia rossa anche loro. Rino Gaetano, che scrisse la canzone, avrebbe apprezzato. Stefano Bollani, uno dei migliori pianisti della nuova scena del jazz, ha rifatto con efficacia il Dorelli di 'Love in Portofino', oltre che cantare 'Meglio così'. Francesco e Roby Facchinetti hanno voluto sul palco dell'Ariston Anggun (nella foto), la bella cantante indonesiana diventata una star del pop internazionale, ma 'Vivere normale' non si è comunque salvata dalle stonature. (Ansa)