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20/11/2024
16/06/2014 BJORK
Il disco e progetto 'Biophilia' diventa materia scolastica in alcune scuole europee
Il progetto ''Biophilia'' di Björk sarà a breve sperimentato in alcune scuole Europee. Il Guardian ha annunciato che il Programma Educativo Biophilia, basato sulla app dell’omonimo album di Björk del 2011 sulla contaminazione tra musica e scienza, diventerà parte dell’offerta formativa in alcuni paesi del Nord Europa. Björk ha lavorato con un gruppo di educatori scandinavi, scienziati, musicisti e insegnanti di scienze per creare il programma “pensato per incentivare i bambini ad utilizzare la loro creatività imparando al contempo scienze, musica e tecnologia” riporta il sito ufficiale. Adatto a bambini tra i 10 e i 12 anni (ma estendibile anche alla fascia tra gli 8 e i 15), il programma utilizza app interattive e touch screen per unire diverse materie; in un’intervista al Guardian, Björk racconta che “è particolarmente adatto per i bambini affetti da dislessia e sindrome di deficit di attenzione”. Il progetto ha avuto diversi brevi test in Oslo, Reykjavik, Parigi, São Paulo e Los Angeles, mentre a New York, dopo la performance del 2012 al New York Hall of Science, sono seguiti altri due test di oltre un mese presso la New York Public Library e il Children’s Museum di Manhattan. Björk, che ha appena partecipato al nuovo album della band hip-hop sperimentale Death Grips, sta riscuotendo successo con il suo programma anche presso altre istituzioni. All’inizio della settimana anche il MOMA ha dichiarato di essere interessato a ''Biophilia'' e di voler includere la app nella loro collezione permanente. Paola Antonelli, senior curator del dipartimento di arte e architettura del MOMA, ha dichiarato: ''Ero decisa ad acquistarla già dalla prima edizione del 2011. Un anno dopo la versione per iPad, designers e sviluppatori si sono impegnati a creare una app che funzionasse meglio a livello visuale su schermi più grandi di quello dell’iPhone. ''Biophilia'' resta comunque profondamente diverso, Björk ha davvero creato un modo innovativo di sperimentare con la musica e le arti visive senza limitarsi a un ascolto passivo''. (Rollingstonemagazine)