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03/12/2024
10/01/2014 MILLI VANILLI
La loro complicata storia diventa un’opera lirica
Proprio mentre inizia a definirsi la storia del musical su Tupac Shakur (la prima è prevista a giugno a New York), ma tutto tace sul ''Romeo e Giulietta'' con le musiche di Jeff Buckley, il mondo del teatro continua a interessarsi a quello della musica e delle sue star… Anche quelle cadute. Stavolta però l’attenzione è andata a una formazione dance famosa per meriti non proprio musicali. Ricordate senz’altro, anche se ormai comincia a essere davvero distante nel tempo, la vicenda-scandalo dei Milli Vanilli, il duo franco-tedesco-statunitense che ricevette due Grammy nel 1990 prima che venisse scoperto che non erano affatto i componenti Fab Morvan e Rob Pilatus a cantare le canzoni del proprio repertorio. Bene, in un risvolto surreale almeno quanto la storia “dalle stelle alle stalle” della formazione pop-dance, i falsi Milli Vanilli (da distinguere rispetto ai veri cantanti, che non riuscirono a replicare lo stesso successo) diventeranno il soggetto di un’opera lirica, addirittura. L’idea è tutta a stelle e strisce: il titolo del lavoro è ''WOW'', e nasce dalla collaborazione del compositore Joe Diebes, del poeta Christian Hawkey e del regista teatrale David Levine, che in un comunicato ha dichiarato: ''Questi due ragazzi volevano essere famosi: hanno venduto al “diavolo” le loro facce in cambio di fama e celebrità, e quando hanno cercato di riavere indietro le loro voci sono stati distrutti. Tutti sanno che cosa è accaduto: uno di loro è morto di overdose un paio di anni dopo lo scandalo. Per me è l’arco drammatico simile a quello di molte opere… Triste e molto vero''. Nel lavoro non verranno però usate le canzoni dei Milli Vanilli come ''Girl You Know It’s True'': la bizzarria nella bizzarria è rappresentata dal fatto che ogni volta che in scena si dovrà ascoltare una traccia, i cantanti lirici in scena dal prossimo 23 gennaio useranno i brani da ''I maestri cantori'' di Norimberga di Richard Wagner. Strano? Non più della storia di quei due Grammy rubati… (Rollingstonemagazine.it)