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20/11/2024
16/01/2007 OMAR PEDRINI
Il 26 gennaio partirà il suo primo tour in assoluto
Omar Pedrini torna a calcare le scene live dopo quattro anni di assenza e dopo l’uscita del disco “PANE BURRO E MEDICINE” (pubblicato da Carosello Records lo scorso 26 maggio). Il 26 gennaio partirà da Torino il suo “PANE TOUR E MEDICINE”, in occasione delle “Universiadi”. Sempre dal 26 gennaio le radio inizieranno a programmare “Amore Fragile”, il terzo singolo estratto dal disco “Pane burro e medicine”, e dal 22 gennaio sarà in rotazione sulle principali emittenti televisive musicali il video relativo, realizzato con animazione 3d di nuova generazione. Queste le date finora confermate della tournèe del cantautore bresciano: 26 gennaio Torino (Universiadi, Piazza Vittorio), 3 Febbraio Ancona (Barfly), 24 Febbraio Pordenone (Deposito Giordani), 9 marzo Firenze (Viper Theatre), 10 Marzo Orzinuovi, Brescia (Buddha Cafè), 16 Marzo Soave, Verona (Le Cupole), 22 Marzo Roma (The Place), 30 Marzo Milano (Salumeria della Musica). Omar Pedrini sul palco sarà accompagnato da: Filippo Ummarino, ex Timoria, (percussioni), Giampaolo Zucchi (tastiere), Cristian Piccinelli (tastiere), Larry Mancini (basso e cori), Max Comencini (batteria), Augusta Tirabeschi (corista), Silvia Figaroli (corsita), Roberto Giribardi (chitarra). L’ultima tournèe di Omar era stata quella di addio dei Timoria, dopodiché la sua carriera si interruppe bruscamente nel maggio del 2004, esattamente nel giorno d’esordio negli stadi per il tour di Eros Ramazzotti, di cui Omar apriva i concerti. Colpito da un aneurisma aortico, subì un intervento a cuore aperto durato otto ore con il conseguente divieto di cantare per non sforzare il suo cuore convalescente. Ma nell’estate del 2005 i medici comunicarono a Pedrini di poter tornare a cantare. Il 26 maggio è uscito l’album “Pane burro e medicine”, la seconda opera “post Timoria” di Pedrini dopo l’esordio da solista nel 2004 con “Vidomàr” (in realtà è il terzo disco registrato senza i Timoria, calcolando l’esperimento musical-letterario “Beatnik” del 1996), e inevitabilmente è intriso delle emozioni che Omar ha vissuto in questi ultimi due anni. «Parafrasando Fellini, io riesco a essere autobiografico anche quando parlo di una sogliola. In “Pane burro e medicine” canto la mia esistenza con l’entusiasmo di un uomo che ricomincia a vivere, seppure dovendo prendere medicine per colazione. Tempo fa Bevilacqua ha scritto che ero un giovane vecchio: oggi io mi sento un arzillo vecchietto».