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news - rassegna stampa

25/06/2013   ROBERTO VECCHIONI
  Il seminale cantautore milanese compie 70 anni

Roberto Vecchioni compie 70 anni oggi. Nella sua lunga carriera ha composto brani legati prevalentemente all’amore, trattato in forma lirica e spesso anche in chiave ironica, abbracciando più generazioni. Ogni sua composizione è una poesia, una lezione di vita, non è un caso che viene chiamato Professore, anche per via dell’insegnamento. Oltre 40 anni di carriera, iniziata nella seconda metà anni '60 e primi anni '70 come autore per gli altri Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti, i Nuovi Angeli, gli Homo Sapiens con la collaborazione di Andrea Lo Vecchio e Renato Pareti. Il suo primo disco risale al 1971, “Parabola”, e la prima affermazione la ottiene nel 1973 con l’album “Il re non si diverte” che ottiene il Premio della Critica Discografica e contiene “L’uomo che si gioca il cielo a dadi”, brano con il quale partecipa al Festival di Sanremo piazzandosi all’ottavo posto. Al Festival è ritornato nel 2011 con l’intenzione di ritagliarsi un successo più popolare e non essere considerato solo un cantautore di nicchia. Con “Chiamami ancora amore” è riuscito a raggiungere l’obiettivo, vincendo la rassegna e conquistando il prestigioso Premio della Critica Mia Martini assegnato dai giornalisti. ''Non sto dicendo'', questo è il suo commento di allora, ''che bisogna amare, soltanto. Bisogna parlare d’amore. Quando parli d’amore, fai una magia, elimini l’odio e metti positività nella vita. Ho usato apposta nel brano delle sgrammaticature, perché è Italiano parlato, quindi più vero e più bello. Il poeta non è solo il professionista, ma chiunque abbia poesia dentro di sé, anche se la vita va più in fretta della poesia''. Vecchioni ha veleggiato tranquillamente i momenti di trasformazione della canzone d'autore italiana a partire dal debutto fino ad oggi. ‘Il mio viaggio nella musica è stato fino ad ora vario, e per fortuna mai monotono. Sono partito assieme ad altri cantautori italiani come Paoli, Tenco e Guccini, passando per le influenze della West Coast e dei francesi, dall'arrivo del rock in Italia e fino ai periodi di crisi. La canzone è la forma di comunicazione più immediata, quella più sincera, significa tirare fuori dall'animo degli uomini le emozioni più belle, quelle che fanno vivere e anche combattere’. Studioso e docente di lingue classiche, onnivoro lettore di poeti, scrittore e musicista, Vecchioni ha così indossato fin dalle origini i panni di una figura squisitamente letteraria, incarnando quel tema del doppio che gli ha permesso di vivere il sogno della sua adolescenza: scrivere poesie e, armato di penna e di pentagramma, diffondere la tradizione poetica alta anche attraverso i suoni. Riuscire ad essere un cantautore moderno e un antico trovatore, annullando così il divario settoriale tra canzone e poesia. ‘Tutti i cantautori all'inizio sono egocentrici - dichiara - e scrivono per se'. Poi con la maturità capiscono che la parola cantata è quella che arriva prima all'anima e al cuore. Il suo risvolto popolare è più vivo e ho sempre insistito su questo argomento anche da insegnante, spiegando sempre che la parola in musica va coltivata'. Il Professore continua a comporre brani inediti, come quelli che sta preparando per il suo prossimo lavoro, e ricanta anche composizioni del suo vecchio repertorio, noto e meno noto, con nuovi arrangiamenti, sinfonici o jazz, riprendendo idee del passato e portarle avanti, come lui stesso afferma, ‘con l’impegno e la volontà di agire con coraggio, capacità di mantenere le proprie malinconie, nessuna delusione quando le situazioni vanno male, nessuna paura se piangi o ti emozioni perché questo è essere umani’. E continua a vincere la sua sfida, nel riuscire a trasmettere una gamma diversa di emozioni, anche quelle più difficili o meno riconosciute, quando, a volte, passa, per la sua formazione culturale, all’uso di metafore, di costruzioni che non sono semplici, ma che arricchiscono ciò che hai dentro, permettono di esprimere con più forza e veemenza la verità del sentimento. 'Io faccio il meglio, confessa, quando tocco il cuore della gente, ma l’ascoltatore deve metterci un po’ di impegno’. (Musicalnews)