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07/01/2025   CAMERA A SUD
  ''Nella nostra proposta l'elettronica è il pilastro portante...''

Ciao ragazzi e bentornati da queste parti. Abbiamo ascoltato il vostro nuovo disco VOL. IV quindi iniziamo da qui. Quando, come e perché è nata questa opera? ''Innanzitutto grazie sempre a voi per lo spazio che ci dedicate, l’idea di questo nuovo album nasce circa un anno fa, negli ultimi periodi avevamo pubblicato solamente dei singoli, mentre stavolta volevamo cimentarci nuovamente con un insieme di canzoni da “rivestire” con il nostro sound e dopo circa un anno esatto Vol. IV ha preso vita''.

Dai vostri inizi a oggi come si è evoluto il "Camera a sud sound"? ''Abbiamo sempre voluto sperimentare riguardo il sound e la reinterpretazione di brani famosi, questa evoluzione è avvenuta gradualmente, ed è una miscellanea degli ascolti e del background dei singoli componenti della band e anche della condivisione delle idee. In tutto questo l’elettronica è il pilastro portante e sicuramente ogni brano che coverizziamo già porta in sé il seme di una evoluzione insito negli arrangiamenti originali e nelle liriche''.

Di VOL. IV avete detto "è pieno di sonorità provenienti da diverse parti del mondo". Quali sono i Paesi e le culture che hanno catturato la vostra attenzione tanto di inserirli nella vostra musica? ''Ogni brano ha in sé un mondo sonoro, si va dalle ritmiche afro e reggae di Bongo Bongo, alle sfumature del tango argentino in Guarda che luna, per passare alle sonorità bluesy di Voglio scoprir l’America, fino ad arrivare ad un mix tra jazzy e belcanto in Guardo gli asini che volano nel ciel e al pop di Non riesco a fumare a metà…''.

Sono sei le cover che appaiono nel disco. Nello specifico ci spiegate perché avete scelto queste canzoni? ''Questa volta l’idea era di riarrangiare dei brani conosciuti ma non troppo inflazionati, quindi dopo un’attenta ricerca abbiamo scelto questa scaletta accomunata anche per casualità alla figura dell’asino, e infatti in copertina c’è proprio un asino in versione Dj''.

Avete mai pensato di concentrarvi solo sugli inediti e di andare oltre la reinterpretazione? ''Sinceramente ci siamo sempre concentrati nella reinterpretazione di brani già editi, ma negli anni e quasi in ogni disco abbiamo inserito almeno un brano nuovo inedito che abbiamo avuto la fortuna di proporre in contesti come il “Premio Lunezia” e in valutazione nel Premio Buscaglione''.

Il 2025 in cosa vi vedrà impegnati? ''Il 2025 ci vedrà impegnati nella promozione di questo nuovo lavoro, in parecchi eventi privati e non, in uno spettacolo teatrale e sicuramente in nuovo progetto molto interessante che sveleremo a breve, quindi restate sintonizzati sulle nostre “Frequenze”''.